Il presidente dell’Autorità per l’energia, in audizione alla Camera, ha spiegato che nel 2024, la spesa stimata per l’elettricità nel 2024 per i clienti del mercato libero è di circa 38 centesimi di euro al kilowattora, mentre per i clienti del servizio di maggior tutela è sui 33 centesimi di euro. Rientrare nel tutelato è ancora possibile
Il servizio a tutele graduali come unica alternativa dopo il 1° luglio
Una notizia tutt’altro che positiva per gli italiani, a cui era stato raccontato che la libera concorrenza pura avrebbe favorito l’abbassamento di prezzi, visto che dal prossimo 1° luglio il passaggio al mercato libero sarà obbligatorio. L’unica alternativa a scegliere un operatore attivamente è non fare nulla e venire passati in automatico al servizio a tutele graduali, gestito dagli operatori che hanno vinto le aste territoriali, che per 33 mesi garantirà agli utenti un minimo di controllo sulle speculazioni sulle tariffe.
Gli ostacoli al rientro
In attesa della completa liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica fissata al 1° luglio 2024, i consumatori possono ancora beneficiare delle tariffe del mercato tutelato, anche rientrando dal mercato libero. Ma i tempi sono lunghi e a volte gli operatori ci mettono del proprio per creare ostacoli. “Arera – ha spiegato Besseghini in Commissione – ha scritto a tutti gli operatori per raccomandare di rendere agibile il diritto dei consumatori a rientrare nel servizio di maggior tutela. Sul nostro sito c’è una pagina dedicata al rientro, con i meccanismi richiesti dai 10 operatori che rappresentano il 90% del mercato”.
Luce, il rientro al mercato tutelato è possibile entro il 1° luglio ma occhio ai tempi lunghi