Una storia lunga 5 anni che arriva a conclusione con le rimodulazioni ( si legga “sconto”) delle multe volute da Antitrust ai quattro maggiori operatori che tra il 2017 e il 2018 avevano adottato la tariffazione a 28 giorni per aumentare dell’8,6% il costo delle bollette su base annua
Una storia lunga 5 anni che arriva a conclusione con le rimodulazioni ( si legga “sconto”) delle multe volute da Antitrust ai quattro maggiori operatori che tra il 2017 e il 2018 avevano adottato la tariffazione a 28 giorni per aumentare dell’8,6% il costo delle bollette su base annua.
La decisione, pubblicata nel bollettino settimanale dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, arriva a seguito della sentenza del Consiglio di Stato di luglio, che ha spinto l’Antitrust ha ridurre da 228 a 202 milioni il cumulo complessivo delle sanzioni.
Le multe operatore per operatore
Nello specifico: Fastweb dovrà pagare 12.690.375 euro, Tim 100.670.526 euro, Vodafone 52.773.909,10 euro, e WindTre 36.375.500 euro. Le sanzioni devono essere pagate entro 30 giorni dalla ricezione della notifica.
La motivazione
Per tutti gli operatori, l’Authority ha riconosciuto che la violazione ha impedito il “corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali tra operatori nei mercati dei servizi di telefonia fissa e dei servizi di telefonia mobile“.Â
I rimborsi
A seguito dell’intervento dell’Autorità garante per le comunicazioni e dell’Antitrust, dopo le rumorose proteste di consumatori e del Salvagente che ha seguito la questione sin dall’inizio, gli operatori erano stati obbligati a dismettere la pratica e a risarcire i milioni di consumatori che avevano subito il trucchetto delle bollette a 28 giorni. Il percorso dei ristori, però, fu tutt’altro che sereno per i malcapitati.
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