Tre anni forte siccità hanno letteralmente messo alle corde il primo produttore al mondo di caffè ed ora il Brasile, per la prima volta nella storia, è costretto a importare caffè. Come riporta il Sole 24 Ore, il Governo ha autorizzato l’acquisto dal Vietnam di un milione di sacchi da 60 kg di caffè verde.
A crollare è stata in particolare la produzione della qualità robusta e, su pressione dell’industria del caffè solubile – contrari i coltivatori che temono la concorrenza sleale – il governo brasiliano ha dovuto “gettare la spugna” e autorizzare l’importazione dei “chicchi” vietnamiti.
Le quotazioni del caffè robusta – ricorda il Sole 24 Ore – sono salite questo mese ai massimi da 5 anni a Londra (2.173 $/tonnellata) proprio a causa delle difficoltà produttive che hanno colpito, oltre al Brasile, anche il Vietnam stesso e l’Indonesia. Per la stagione 2016-17 l’International Coffee Organization (Ico) prevede un crollo del 6% della produzione globale di robusta, a 58,2 milioni di sacchi, il minimo da 4 anni. Nonostante raccolti di arabica da primato (93,5 milioni di sacchi) per il caffè è atteso un deficit di offerta.