Furti di bici in aumento anche del 140% in alcune città italiane. Uno studio del Registro Italiano Bici analizza il fenomeno in 26 città campione, a partire dai comportamenti, da parte dei ciclisti e delle amministrazioni comunali, che facilitano i furti anziché combatterli
Furti di bici in aumento anche del 140% in alcune città italiane. Uno studio del Registro Italiano Bici analizza il fenomeno in 26 città campione, a partire dai comportamenti, da parte dei ciclisti e delle amministrazioni comunali, che facilitano i furti anziché combatterli.
Nello studio “Furti di bici in Italia 2006-2022: quali gli strumenti di contrasto, le priorità e gli errori da evitare”, sono stati analizzati i dati del registro sui furti dal 2006 al 2022 riferiti a 26 città campione delle 65 città attive e con circa 800mila bici censite. “Tra le evidenze più eclatanti, emerge che i ciclisti privilegiano, ancora e come sempre, la scelta dell’antifurto meccanico come prima difesa, mentre il ladro mostra di non avere alcun timore di questo strumento, anche il più tecnologico e sofisticato. E intanto i furti crescono a due o tre cifre” scrive il Rib.
Il poco che fanno le amministrazioni comunali
“Le amministrazioni comunali, dal canto loro – continua – o non fanno nulla, che è la scelta peggiore, o, per lo più, installano costose rastrelliere blocca telaio che a mala pena, in assenza di altri interventi, come dimostrato nello studio, riducono i furti solo dell’1-2%”.
L’antifurto migliore aiuta
L’antifurto di valore più elevato, associato alla marcatura della bici e sua registrazione nel Registro Italiano Bici, riduce di molto il furto della bici stessa. Tale riduzione però varia da città a città . Massima riduzione a Lucca (da 28 a 10), a Reggio Emilia (da 25 a 7) e Cremona (da 20 a 1). Minima riduzione nelle grandi città come Roma (da 17 a 13), Milano (da 18 a 16) e Firenze (da 15 a 12). “Ciò dovuto a nostro avviso a tre importanti fattori: 1) la diffusione di rastrelliere blocca telaio, quasi assenti nelle grandi città ; 2) la presenza di bande organizzate di ladri dotate di strumenti di scasso evoluti; 3) bici lasciate all’esterno di notte per la mancanza di spazi interni protetti”. Da notare però che tale riduzione, legata alla qualità dell’antifurto meccanico, si mantiene comunque alta nelle città medie e medio-grandi, frequentate tradizionalmente da bande organizzate di ladri (Bergamo, Ferrara, Ravenna, Reggio Emilia, Modena, Parma, Brescia), attive da più tempo nel contrasto dei furti di bici, attraverso l’installazione di un certo numero di portabici che consentono il blocco del telaio. Anche se comunque in tali città il furto di bici rimane molto elevato.
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Il mito della rastrelliera
Il report sfata uno dei tanti miti che popolano il mondo dei furti di bici. Ovvero che
per ridurre i furti è sufficiente installare rastrelliere che consentono il blocco del telaio.
• L’uso di un antifurto economico, riduce minimamente il furto anche ancorando la bici al telaio (da 30 bici marchiate ogni 1.000 marchiate in circolazione a 28).
• L’efficacia comincia a manifestarsi se viene utilizzato un antifurto dal costo tra i 40 e i 90€. Dove invece l’efficacia è massima è ancorando la bici marchiata con un antifurto di valore compreso tra 90 e 150€ e ancorandola al portabici mediante il telaio (18 bici rubate su 1.000 contro 28 su 1.000).
• Il blocco della sola ruota invece è inefficace per antifurto di qualsiasi prezzo (da 20 € fino a 150 €).
Le conclusioni del Rib
L’analisi dei dati sui furti, raccolti dal 2006 al 2022, dimostra che il contrasto del furto delle bici è soprattutto un problema di priorità degli interventi. Il primo e più efficace passo, secondo il Registro italiano bici, risulta essere proprio la marcatura e registrazione della bici (che lo stesso Rib effettua a pagamento) che abbatte i furti dal 16% (media italiana) a meno del 3%. “Ben vengano poi – conclude il Rib – tutti gli altri interventi, quali l’adozione di antifurto meccanici adeguati e l’uso di rastrelliere blocca telaio, che possono riportare l’incidenza dei furti ad una soglia fisiologica sotto lo 0,5% delle bici circolanti”.
Lo Studio completo è scaricabile alla pagina:
– Studio sui furti di bici – 2006-2022