Svolgono funzioni importanti per il nostro benessere. Funzioni di cui siamo sempre più bisognosi con una dieta ricca di alimenti raffinati, come quella dei nostri tempi. Ecco quali sono gli alimenti ricchi di fibre
Secondo una recente ricerca pubblicata dagli scienziati dell’Agricultural Research Service, la resistenza antimicrobica (o antibioticoresistenza) sarà una delle principali cause di morte, in tutto il mondo, entro il 2050. In sostanza, gli umani sono sempre più resistenti agli antibiotici. Questo studio, inoltre, dimostrerebbe che esiste una relazione tra consumo di alimenti ricchi di fibre e livelli di geni in grado di resistere agli antibiotici (ARG). Una dieta ricca di fibre, con livelli più bassi di proteine, allontanerebbe l’organismo dal pericolo di resistenza agli antibiotici. I pazienti coinvolti in questa ricerca americana, con livelli più bassi di ARG, avevano nei loro microbiomi intestinali una maggiore abbondanza di microbi anaerobici stretti, vale a dire batteri che non prosperano quando è presente l’ossigeno, sintomo evidente di un intestino sano con bassa infiammazione. Quantitativi maggiori di fibre solubili portano a livelli più bassi di geni in grado di resistere agli antibiotici.
I benefici della fibra alimentare.
Le fibre insolubili degli alimenti sono quelle parti commestibili dei cibi che non vengono né digerite, né assimilate, ma che svolgono tante funzioni importanti per il nostro benessere. Ancora più utili sono quelle solubili che, come dice la parola stessa, si sciolgono e possono concorrere alla loro salute, come l’inulina contenuta nei carciofi, tanto per fare un solo esempio, tanto utile contro il colesterolo. Al netto di questo studio americano, sono numerosi i benefici di una dieta ricca di fibre. Elenchiamo i principali:
- Aiutano a depurare il colon;
- Aiutano l’organismo a liberarsi dalle tossine;
- Contribuiscono a rallentare l’assorbimento di zuccheri e grassi;
- Tengono sotto controllo il livello di glucosio e colesterolo nel sangue;
- Aiutano a prevenire malattie cardiovascolari (grazie alla funzione di controllo del colesterolo e dei trigliceridi)
- Aiutano a prevenire il diabete;
- Prevengono la stitichezza;
- Contribuiscono ad abbassare il livello di colesterolo LDL nel sangue. Alcuni studi hanno dimostrato che aggiungere 20 grammi al giorno di fibre solubili ad una dieta ipocalorica aiuterebbe a mantenere sotto controllo il colesterolo “cattivo”. Questo è dovuto ai betaglucani (una qualità di fibre solubili), che hanno una correlazione inversa con le quantità di colesterolo totale e di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue;
- Svolgono un ruolo nel controllo della glicemia. Le fibre solubili contribuiscono a rallentare l’assorbimento degli zuccheri e quindi a tenere bassi i livelli di glicemia;
- Favoriscono il dimagrimento (Importante questo aspetto, perché una dieta ricca di fibre dà una sensazione di sazietà maggiore e più duratura);
- Sarebbero in grado di ridurre il rischio di insorgenza di alcune malattie dell’intestino (come la diverticolosi del colon) e delle vene.
Gli alimenti più ricchi di fibre sono:
- Legumi (I più ricchi in assoluto, come fave, ceci, lenticchie, piselli, fagioli).
- Cereali e derivati ricchi di fibre, come pasta, biscotti, pane integrale, orzo perlato, cereali integrali per la colazione.
- Ortaggi come carciofi, cavoli, carote, melanzane, barbabietola, cicoria, funghi, agretti, finocchio.
- Frutta come pere, mele, fichi, banane, lamponi, ribes, kiwi, fichi d’india.
- Frutta secca come noci, nocciole, mandorle.
- Frutta essiccata come albicocche secche, fichi secchi, mele essiccate, uva passa, prugne secche, castagne secche.
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Gli alimenti ricchi di fibre contro la stitichezza.
Per combattere la stitichezza sono indicati i seguenti alimenti ricchi di fibra: frutta essiccata come le prugne; frutta fresca come pere, lamponi e more; legumi come soia, lenticchie, ceci e fagioli secchi; prodotti a base di cereali integrali come riso, pane, pasta, cereali da colazione.
Gli alimenti ricchi di fibre per dimagrire.
Ortaggi come finocchi, sedano, carote e alcuni legumi danno un senso maggiore di sazietà e aiutano a dimagrire.
Il problema della resistenza agli antibiotici.
Diete a parte, l’Europa invita i responsabili delle politiche a tutelare i consumatori dai rischi connessi alla filiera alimentare e attuare le migliori misure di controllo per ridurre tali rischi. Gli scienziati e i valutatori del rischio stanno esaminando i fattori che possono favorire lo sviluppo di batteri resistenti agli antimicrobici negli alimenti e negli animali, allo scopo di fornire adeguata consulenza scientifica alle istanze decisionali.
Le nostre scelte alimentari influenzerebbero il nostro microbioma intestinale e, a sua volta, anche la capacità del nostro organismo di resistere agli effetti degli antibiotici. A tal proposito, l’EMA (Agenzia europea per i medicinali) ha diffuso le nuove linee guida sulla valutazione degli antibiotici.