Pasta, riso, carni suine: indicazione di origine prorogata a dicembre 2025

PASTA RISO INDICAZIONE DI ORIGINE

Il ministero delle Politiche agricole ha nuovamente prorogato il regime sperimentale sull’obbligo di indircare in etichetta l’origine della materia prima per: riso, pasta, derivati del pomodoro, latte, prodotti lattiero caseari e carni suine trasformate

Arriva la nuova proroga fino al 31 dicembre 2025 dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine della materia prima per riso, pasta, derivati del pomodoro, latte, prodotti lattiero caseari e carni suine trasformate.

Lo prevede il decreto del 23 dicembre 2024 del ministero delle Politiche agricole, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 febbraio 2025.

Si tratta, ricordiamo, di un regime sperimentale possibile in virtù del regolamento europeo 1169/2011 “considerata l’importanza attribuita all’origine effettiva dei prodotti” da parte dei consumatori. È il regolamento europeo a prevedere la possibilità di indicare il paese d’origine o il luogo di provenienza dell’ingrediente primario, che però deve essere prorogato di anno in anno.

I prodotti coinvolti. Il decreto proroga fino alla fine del 2025 l’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta per:

  • Riso, come definito dalla legge 18 marzo 1958, n. 325;
  • Paste alimentari di grano duro, escluse quelle speciali;
  • Derivati del pomodoro, inclusi sughi e salse in cui il pomodoro costituisce almeno il 50% del peso netto totale;
  • Latte e prodotti lattiero-caseari, destinati al consumo umano;
  • Carni suine trasformate, comprese quelle macinate, separate meccanicamente e le preparazioni a base di carne suina.