Dal 1° gennaio è possibile “spalmare” su un numero maggiore di rate i debiti con i Fisco. L’Agenzia delle Entrate ha un portale dedicato che fa le simulazioni delle rate. Ecco le nuove regole
Cambiano, e si allungano, i tempi per imborsare i debiti contratti con il fisco. E, con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 110/2024, i contribuenti italiani possono spalmare quanto debbono in rateazioni più lunghe. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdeR) ha chiarito le regole e introdotto nuovi strumenti per chi deve pagare. Vediamo quali.
Cosa cambia dal 1° gennaio 2025
Il nuovo sistema, operativo dal 1° gennaio 2025, offre piani di rateizzazione con un numero massimo di rate che cresce progressivamente:
- 84 rate (7 anni) per le richieste presentate nel 2025 e 2026;
- 96 rate (8 anni) per le richieste del biennio 2027-2028;
- 108 rate (9 anni) a partire dal 2029.
Queste misure sono accessibili per debiti fino a 120.000 euro tramite una semplice dichiarazione di difficoltà economica temporanea. Per importi superiori, è necessaria una documentazione che attesti la condizione di obiettiva difficoltà economica, con piani dilazionati fino a 120 rate.
Il decreto aggiorna inoltre l’articolo 19 del DPR n. 602/1973, semplificando le procedure di accesso tramite il portale digitale “Rateizza adesso” e introducendo un simulatore online per calcolare piani di pagamento personalizzati.
Rateizzazione “su semplice richiesta”
Per importi fino a 120.000 euro, cosa significa la rateizzazione “su semplice richiesta”? Sostanzialmente che non richiede documentazione, ma solo una dichiarazione di difficoltà economica temporanea. Le rate possono essere:
- Costanti: con importi invariati per tutta la durata del piano;
- Crescenti: con rate che aumentano progressivamente ogni anno.
La rata minima è fissata a 50 euro. Le richieste possono essere inoltrate tramite:
- L’area riservata del sito AdeR o l’app Equiclick;
- PEC all’indirizzo indicato nei moduli;
- Gli sportelli fisici dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Rateizzazione documentata
Per debiti superiori a 120.000 euro, o nel caso si richiedano più di 84 rate per importi inferiori, è obbligatoria la documentazione attestante la condizione economico-finanziaria. Gli indicatori economici richiesti includono l’ISEE per le persone fisiche e indici contabili specifici per le imprese.
Il simulatore online aiuta i contribuenti a verificare il numero massimo di rate concedibili e calcolare l’importo della rata, fornendo una valutazione preliminare utile prima di presentare la domanda.
Proroga del piano di rateizzazione
In caso di peggioramento delle condizioni economiche, il contribuente può richiedere una proroga del piano originario. La proroga è concessa una sola volta, purché il piano non sia già decaduto. Il numero di rate per la proroga viene calcolato secondo le regole della rateizzazione documentata.
Decadenza dal piano e nuove regole
Il mancato pagamento di un certo numero di rate comporta la decadenza del piano, con la richiesta immediata del saldo del debito residuo. Le regole sulla decadenza variano in base al periodo di concessione del piano:
- Fino all’8 marzo 2020: decadenza dopo 18 rate non pagate;
- Tra l’8 marzo 2020 e il 31 dicembre 2021: decadenza dopo 10 rate non pagate;
- Dal 16 luglio 2022: decadenza dopo 8 rate non pagate.