Spazi minimi per le biciclette in condominio, cosa prevede la nuova direttiva europea

BICICLETTE

Parcheggi obbligatori per le biciclette tanto nei nuovi edifici che, in molti casi, in quelli già esistenti. È quanto contenuto nell’accordo provvisorio sulla direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia

È quanto sottolinea il blog giornalistico Ambiente non solo.  Per la prima volta, vengono stabilite norme minime europee per il parcheggio in praticamente tutti i tipi di edifici, sia residenziali che non residenziali.

In dettaglio sono previsti:

  • Per i nuovi edifici residenziali e quelli in fase di ristrutturazione, con più di tre posti auto: almeno due parcheggi per biciclette per ogni unità residenziale. Con una dimensione media della famiglia di 2, 3 persone nell’Ue, questo significa che quasi tutti i residenti che vivono in un tale edificio avranno accesso al parcheggio per biciclette. Un “considerando” presente nel testo. Della direttiva, anche se non vincolante legalmente, stabilisce che la regola di due parcheggi per biciclette per unità residenziale dovrebbe idealmente applicarsi anche agli edifici senza parcheggio.
  • Per i nuovi edifici non residenziali e quelli in fase di ristrutturazione, con più di cinque posti auto: parcheggi per biciclette che rappresentano almeno il 15% della media o il 10% della capacità utente totale dell’edificio. Dovrebbe essere preso in considerazione anche lo spazio per le biciclette con dimensioni maggiori delle biciclette standard, come le biciclette da carico (cargo-bike).
  • Per gli edifici non residenziali esistenti, con più di venti posti auto: parcheggi per biciclette che rappresentano almeno il 15% della media o il 10% della capacità utente totale dell’edificio. Ancora una volta, dovrebbe essere fornito spazio per biciclette con dimensioni più grandi delle biciclette standard. Queste disposizioni per gli edifici non residenziali esistenti devono essere applicate entro il 1° gennaio 2027.

Nella direttiva sono incluse anche disposizioni aggiuntive come la fornitura di infrastrutture di ricarica per le biciclette elettriche negli edifici residenziali. Ma lo sono anche alcune deroghe per consentire agli Stati membri di limitare/adeguare il numero di parcheggi per biciclette a tipi specifici di edifici non residenziali “a cui non si accede in genere in bicicletta” o, nel caso di edifici residenziali, in condizioni specifiche.

Un rapporto ECF (la European Cyclists’ Federation) del 2018 sulle norme nazionali e regionali di parcheggio delle biciclette in 31 paesi europei aveva identificato solo sei paesi che avevano norme nazionali minime quantitative di parcheggio per biciclette per i condomini; tre paesi operavano con una legislazione quadro nazionale generale, ma lasciavano ai governi delle città decidere su norme specifiche; otto paesi avevano emesso linee guida non vincolanti in quel momento. I restanti 11 paesi non avevano nessuna norma. L’assenza di un parcheggio sicuro e protetto per biciclette è una delle principali barriere alla proprietà della bicicletta e all’uso regolare della bicicletta.

I co-legislatori, Consiglio e Parlamento, dovrebbero adottare la direttiva nei primi mesi del 2024. Una volta pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrati in vigore, gli Stati membri avranno 24 mesi per recepire la direttiva dell’UE nel diritto nazionale.

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