Lilial, cosmetici ancora in vendita: produttori e commercianti diano risposte

LILIAL

Ogni giorno in redazione riceviamo segnalazioni di lettori che acquistano cosmetici con il lilial, sostanza tossica bandita dal marzo 2022. La Gdf prosegue con i sequestri. Cosmetica Italia, Confcommercio, Federfarma e Fededistribuzione devono dare risposte ai consumatori: perché sono ancora in vendita questi prodotti? Cosa intendono fare?

Valentina ci ha scritto l’8 ottobre segnalandoci che “questo shampoo di una nota marca professionale per parrucchieri –  Postquam –  contiene Buthylfenil Methylpropional“. Chiara il 16 ottobre ci scrive che ha acquistato in una catena di prodotti per la casa di Buccinasco “il Deodorante spray Infasil neutro tripla azione 35 ml” con lilial. Non si contano invece coloro che scoprono, scorrendo la lista dei prodotti sequestrati da luglio ad oggi (leggi l’elenco qui), di avere in casa creme, shampoo, profumi, deodoranti che contengono Lilial, fragranza classificata come reprotossica e vietata come ingrediente nei cosmetici dal marzo 2022 (nome INCI: Buthylfenil Methylpropional o BMHCA).

Quotidianamente le autorità italiane, Gdf in testa che da mesi ha avviato una campagna di controlli specifica riscontrando la presenza presso i depositi ma anche nei punti vendita di prodotti non conformi per la presenza di lilial e avviando sequestri e segnalando i responsabili alla magistratura, segnalano al Rapex, il sistema di allerta rapida europeo, i lotti dei cosmetici sequestrati.

Il motivo dei sequestri e dei ritiri è sempre lo stesso: presenza del “BMHCA (Lilial, ndr) potrebbe danneggiare il sistema riproduttivo, può nuocere alla salute del feto e può causare sensibilizzazione cutanea”. Quindi i prodotti ritirati dal mercato presentano questo ingrediente nella formulazione: nel caso non fosse indicato perché il prodotto è di nuova formulazione, il cosmetico può essere usato tranquillamente.

I prodotti bloccati superano le 150 denominazione di vendita e non possiamo oggi accontentarci delle rassicurazioni che ci hanno dato produttori – Cosmetica Italia – e Confcommercio.

Produttori e distributori devono ora dare risposte ai consumatori. Per questo chiediamo a Cosmetica Italia, Federdistribuzione, Confcommercio e Federfarma: perché ci sono ancora, a distanza di un anno e mezzo, prodotti in vendita contententi lilial? Cosa intendono fare? Perché non avviare una campagna informativa presso i punti vendita per avvertire i consumatori che avessero acquistato o hanno in casa questi prodotti?

Bene i sequestri, ma bisogna dare risposte ai consumatori e anche informazioni per chi avesse in caso uno di questi prodotti.

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