Rischi epatici, l’Ue abbassa le dosi degli estratti di tè verde negli alimenti

tè verde

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Commissione Europea il regolamento che vieta l’aggiunta di catechine, frutto di estratti di tè verde per livelli pari o superiori a 800 mg per dose giornaliera di alimento

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Commissione Europea il regolamento che vieta l’aggiunta di catechine, frutto di estratti di tè verde per livelli pari o superiori a 800 mg per dose giornaliera di alimento.

Cosa sono le catechine

Come spiega Farmacianews, che riporta la notizia, le catechine sono flavonoli contenuti nel tè verde ottenuto dalle foglie di Camellia sinensis (L.) Kuntze. Tra queste la più importante è la (-)-epigallocatechina-3-gallato, che è proprio la sostanza regolamentata dal regolamento  (CE) n. 1925/2006, con le modifiche appena entrate in vigore. Generalmente, le catechine del tè verde possono essere assunte sotto forma di infusi tradizionali, bevande ricostituite o integratori alimentari contenenti estratti concentrati.

Il parere dell’Efsa

Secondo un parere del 2018 dell’Efsa, “Le catechine contenute negli infusi di tè verde preparati in modo tradizionale, nonché nelle bevande ricostituite aventi una composizione equivalente a quella degli infusi tradizionali di tè verde, sono generalmente considerate sicure in base al criterio della presunzione di sicurezza, purché l’assunzione corrisponda ai livelli dichiarati negli Stati Membri. L’assunzione media giornaliera di (-)-epigallocatechina-3-gallato derivante dal consumo di infusi di tè verde varia da 90 a 300 mg/giorno”. Ma l’autorità ha anche specificato che “sulla base dei dati disponibili in merito ai potenziali effetti avversi delle catechine del tè verde sul fegato, sperimentazioni cliniche interventistiche mostrano che l’assunzione di dosi pari o superiori a 800 mg di (-)-epigallocatechina-3-gallato al giorno sotto forma di integratori alimentari provoca un aumento statisticamente significativo delle transaminasi sieriche nei soggetti trattati rispetto ai soggetti di controllo, il che indica la presenza di lesioni epatiche”.

Per questo, la Commissione ha deciso di vietare l’aggiunta agli alimenti o l’impiego nella fabbricazione di alimenti di (-)-epigallocatechina-3-gallato da estratti da tè verde a livelli pari o superiori ad 800 mg per dose giornaliera di alimento.