Aspartame, il conflitto d’interesse all’interno del comitato Fao/Oms che tranquillizza sull’uso

aspartame

Lo Iarc ha definito potenzialmente cancerogeno l’aspartame, ma il Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari  Fao e Oms (Jecfa) ha ribadito l’assunzione giornaliera accettabile di 40 mg/kg di peso corporeo. Us Right to Know: “Dentro membri legati a Ilsi, la lobby di Coca-cola”

Ma Us Right to Know (Usrtk), storico portale di inchieste statunitense, solleva una questione: “Perché la raccomandazione Jecfa non è in linea con la classificazione Iarc o con le linee guida dell’Oms del maggio 2023 per non utilizzare dolcificanti non zuccherini per il controllo del peso?”

Nelle valutazioni dei pericoli e dei rischi dell’aspartame del 14 luglio dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato l’aspartame come “possibilmente cancerogeno”, ma il Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari  Fao e Oms (Jecfa) ha ribadito l’assunzione giornaliera accettabile di 40 mg/kg di peso corporeo.

Ma Us Right to Know (Usrtk), storico portale di inchieste statunitense, solleva una questione: “Perché la raccomandazione Jecfa non è in linea con la classificazione Iarc o con le linee guida dell’Oms del maggio 2023 per non utilizzare dolcificanti non zuccherini per il controllo del peso?”

Il conflitto d’interessi con l’Ilsi

Una possibile risposta, secondo Usrtk, va ricercata nel conflitto d’intersse: “Almeno sei membri del panel Jecfa su 13 hanno legami con Ilsi, un gruppo di facciata della Coca-Cola di lunga data. Sia il presidente che il vicepresidente del panel Jecfa hanno legami con Ilsi”. l’Ilsi, acronimo che sta per ‘Istituto Internazionale delle Scienze della Vita, nonostante si venda come una fondazione senza scopo di lucro che ha lo scopo di “perseguire obiettività, chiarezza e riproducibilità” per “avvantaggiare il bene pubblico”, in realtà è una lobby al servizio degli interessi delle maggiori multinazionali mondiali (Coca cola, Nestlé, Unilever, Bayer, solo per fare alcuni nomi).

“Conclusioni non credibili”

Secondo il portale usa, i relatori del Jecfa che si pronunciano su una sostanza chimica importante per la Coca-Cola “non dovrebbero essere affiliati a un gruppo di facciata della Coca-Cola di lunga data. Questo è un evidente conflitto di interessi. A causa di questo conflitto di interessi, le conclusioni del JECFA sull’aspartame non sono credibili e il pubblico non dovrebbe fare affidamento su di esse”.

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Ramazzini: “Conferma dell’importanza dei nostri studi sperimentali”

Sulla posizione dell’Oms, Daniele Mandrioli, Direttore del Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini, commenta: “La valutazione dell’Airc, è un dato che va a confermare quelle che erano le prime evidenze mostrate negli studi dell’Istituto Ramazzini, a metà degli anni 2000. È importante sottolineare anche che questi siano risultati utilizzati proprio nella valutazione. E quindi sono stati una base di evidenza scientifica che è stato proprio usata dagli Arc per la valutazione. E per quanto riguarda i dosaggi mi sento meno di poter commentare, nel senso che quelle sono valutazioni che Jecfa fa sulla base di tanti aspetti legati a tanti fattori e entrano tante considerazioni che, senza avere sinceramente il report si fa fatica a commentare”. 

“Un elemento credo molto importante di questa valutazione è che purtroppo i tumori, in particolare quelli del fegato che si sono visti nell’uomo, noi li avevamo già visti sui nostri modelli sperimentali. Quindi l’importanza dal punto di vista predittivo degli studi sperimentali, che seguiti da delle strategie di prevenzione adeguate possono aiutare a prevenire delle morti” aggiunge Mandrioli.