Mandrioli, direttore dell’Istituto Ramazzini: “La valutazione da parte dello Iarc sull’aspartame come possibile cancerogeno conferma ancora una volta l’importanza e la predittività degli studi condotti dal nostro Centro di ricerca sul cancro”
“La valutazione da parte dello Iarc sull’aspartame come possibile cancerogeno conferma ancora una volta l’importanza e la predittività degli studi di cancerogenesi sperimentale condotti dal Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini“. Esprime soddisfazione il direttore dell’Istituto di ricerca il dottor Daniele Mandrioli.
L’ente di ricerca bolognese è stato tra i primi al mondo a valutare gli effetti sulla salute dei dolcificanti, come il sucralosio e l’aspartame.
“Partiti nel 1998 – prosegue Mandrioli – dall’idea del professor Cesare Maltoni, e condotti successivamente dal dottor Morando Soffritti e dalla dottoressa Fiorella Belpoggi insieme ai ricercatori del Centro di Ricerca, gli studi sperimentali sugli effetti a lungo termine dell’aspartame svolti dall’Istituto hanno evidenziato per primi gli effetti cancerogeni sperimentali di questa sostanza”.
In particolare, il Centro di Ricerca del Ramazzini ha realizzato due studi a partire dalla vita embrionale (su ratto e topo) e uno studio a partire dalla vita adulta (su ratto), dove si sono evidenziati effetti cancerogeni su diversi organi e tessuti. Successivamente, diversi studi epidemiologici sull’uomo emersi hanno poi mostrato effetti cancerogeni sugli stessi organi, in particolare al fegato.
Gli studi dell’Istituto Ramazzini sono stati considerati nelle valutazioni di cancerogenicità dell’aspartame da parte del Working Group Iarc, che ha inoltre richiesto all’Istituto Ramazzini ulteriori dati e analisi statistiche sui tumori linfoidi e mieloidi osservati negli studi che sono stati prontamente forniti e pubblicati. Gli studi sperimentali dell’Istituto Ramazzini sono stati infine citati nella valutazione del Working Group Iarc che ha classificato come possibile cancerogeno l’aspartame (Gruppo 2B).
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Alla decisione della Iarc non è però seguita una presa di posizione conseguente della stessa Oms che non ha ritenuto di fissare alcun divieto di utilizzao delll’aspartame nelle bevande o nei dolciumi né tanto meno una modifica alla dose massima giornaliera consigliata per l’assunzione del discusso dolcificante.
Una scelta questa che naturalmente ha ricevuto il plauso dell’Isa, l’Associazione internazionale dolcificanti.