Superbonus: via libera alle proroghe per villette e cessione del credito

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La Camera approva un pacchetto di modifiche per rimediare, almeno un parte, ai problemi creatisi in seguito alla chiusura del Governo sul superbonus. I lavori delle villette (non tutti) potranno essere terminati entro il 30 settembre. Ecco chi invece potrà usufruire della cessione del credito.

 

La Camera approva un pacchetto di modifiche per rimediare, almeno un parte, ai problemi creatisi in seguito alla chiusura del Governo sul superbonus lo scorso 17 febbraio. I lavori delle villette (non tutti) potranno essere terminati entro il 30 settembre 2023.

Le deroghe

Vediamo le deroghe. Ad essere esclusi dallo stop alle cessioni saranno innanzitutto i bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, così come quelli sugli immobili danneggiati dall’alluvione nelle Marche e dai terremoti. Eccezione anche per Iacp, onlus e cooperative di abitazione. Anche i lavori di riqualificazione urbana potranno ancora approfittare della cessione del credito.

Via libera a cessioni 2022

Per i bonus edilizi, le spese sostenute nel 2022, oltre alle rate residue delle spese 2020 e 2021, potranno essere ancora cedute anche oltre l’attuale scadenza del 31 marzo, ma pagando una multa di 250 euro. Basterà una comunicazione all’Agenzia delle entrate nel caso in cui il contratto di cessione non sia stato ancora concluso. Si applicherà la remissione in bonis valida fino al 30 novembre, ma solo per le cessioni nei confronti di intermediari finanziari.

La deroga per le villette

Per le villette, ci sarà tempo non più fino al 31 marzo ma fino al 30 settembre 2023 per saldare le spese del 110% e completare il lavori. A patto che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

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Detrazioni in 10 anni, si amplia la platea dei beneficiari

Per le spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, i contribuenti potranno optare per il riparto della detrazione in 10 quote annuali a partire dal periodo d’imposta 2023. La misura è stata pensata per ampliare la platea di persone con reddito basso in grado di accedere alle detrazioni.

Meno responsabilità per le banche

Le cessioni tra banche, assicurazioni e soggetti qualificati vengono semplificate e, soprattutto, diminuisce il rischio di essere ritenute responsabili di possibili truffe fatte dai beneficiarti. Per essere esclusi dalla responsabilità solidale a tutti i cessionari basterà infatti ottenere dalla banca un’attestazione di possesso dei documenti di verifica del credito.