Bacche di açaí, da cibo base dell’Amazzonia a superfood di moda in Italia

bacche di açaí

Originarie dell’Amazzonia ma reperibili sempre più spesso anche da noi, le bacche di açaí sono considerate alleate degli sportivi e del dimagrimento, grazie alle numerose proprietà che possiedono. Vediamo quante di queste promesse sono vere e come scegliere quelle che acquistiamo in Italia

Da sempre utilizzato nella medicina tradizionale indigena, l’açaí (Euterpe oleracea) è una parola che deriva da una lingua dei nativi dell’Amazzonia che significa letteralmente “frutto che piange”, in ragione delle sue secrezioni. La pianta è una palma piuttosto grande appartenente alla famiglia delle Arecaceae dalla quale si raccolgono i frutti che a maturazione raggiungono circa i 2 cm di diametro, assumendo una colorazione viola. Sono simili in aspetto all’uva, ma hanno meno polpa e un unico seme all’interno: il loro grappolo è composto da circa 800 drupe.

Le bacche possono essere acquistate sotto forma di polvere disidratata, succhi, sciroppi e integratori alimentari.

La pianta

Nativa del Sud America e dell’America Centrale, la pianta dell’açaí è una pianta fruttifera che può raggiungere fino ai 30 m di altezza. Cresce principalmente nelle zone paludose a nord del Brasile, a livello dell’estuario del Rio delle Amazzoni. Le foglie sono pennate e lunghe fino ai 3 metri. I frutti (drupe) sono piccole bacche di forma arrotondata, di color porpora e del peso medio di 1 grammo, simili appunto a chicchi d’uva. Sono privi di buccia ma presentano un grande nocciolo e una polpa dalla consistenza granulosa. L’esocarpo dei frutti maturi è di colore viola intenso o verde, a seconda del tipo di açaí e del suo livello di maturità; il mesocarpo, invece, è polposo e sottile, con uno spessore di 1 mm o meno.

Cosa si ricava dalla palma di açaí

Secondo le testimonianze, la palma di açaí è nota da oltre tremila anni. Benché tutta la pianta possa essere utilizzata, le parti più importanti sono certamente la polpa del frutto (le bacche di açaí), i cuori di palma e i semi dell’açaí. Dal punto di vista nutrizionale, la parte più importante è rappresentata dalla polpa delle bacche di açaí, con la quale si ottiene anche il succo, alimento molto importante in Amazzonia. I cuori di palma, i palmitos, sono considerati una delizia per il loro sapore dolce: possono essere mangiati nell’insalata o aggiunti alla preparazione di vellutate. Talvolta, i semi dell’açaí possono essere compostati per ricavarne terriccio, per far nascere nuove palme o come mangime per animali; altre, addirittura, possono trovare impiego nell’artigianato locale.

La lavorazione delle bacche di açaí

La lavorazione delle bacche di açaí viene effettuata manualmente. I raccoglitori, in genere, si arrampicano con un’imbracatura sulla palma per tagliare l’intera infruttescenza, oppure scuotono la palma per permettere la caduta delle bacche. Le bacche vengono poi sfilate, una ad una, e raccolte in una cesta. I frutti così raccolti vengono in genere posti in acqua, lavati con cura e infine scolati. In seguito viene separata la polpa  dal seme, processo in genere molto difficile ed eseguito da persone specializzate. La polpa dovrà infatti passare attraverso due setacci: uno a fori più larghi, noto come caroceiro, e uno a maglie più sottili, conosciuto come paneira fina. La lavorazione del frutto di açaí, in Brasile, è una fonte di lavoro per moltissime persone, rappresentando una buona parte del reddito per molte famiglie.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Proprietà e benefici

Per molto tempo, i frutti dell’açaí sono stati considerati alimenti delle sole popolazioni rurali, ma negli ultimi anni li si sta considerando alla stregua di veri e propri superfood. Da pochi anni, infatti, è iniziata la loro commercializzazione ed esportazione, dovuta principalmente alle moderne tecniche di liofilizzazione che ne consentono il trasporto di grandi quantità, mantenendo inalterate le proprietà.

Le bacche di açaí, in primo luogo, sono un’importante fonte di antiossidanti, molecole che si ritiene possano proteggere l’organismo dagli effetti dannosi dei radicali liberi, formatisi tramite reazioni di ossidazione che coinvolgono l’ossigeno. Secondo alcuni studi il contenuto in antiossidanti delle bacche di açaí sarebbe superiore a quello del mirtillo rosso, del lampone, delle more, delle fragole e dei mirtilli neri, particolarmente rinomati proprio per la presenza di queste sostanze. Il potere antiossidante è conferito principalmente dalle antocianine, che aiutano il micro e il macro circolo sanguigno e sono quindi indicate anche per la fragilità capillare, oltre che per proteggere il cuore e l’apparato circolatorio nel suo complesso. Le antocianine sono pigmenti della pianta che le conferiscono il caratteristico colore.

Le bacche di açaí contengono anche polifenoli e acidi come l’omega 3. L’elevato contenuto di vitamine, aminoacidi e minerali favorisce la funzionalità dei muscoli e aiuta a rigenerare l’organismo; le fibre, viceversa, evitano l’assorbimento di grassi, zuccheri e trigliceridi dall’alimentazione, mantenendo il colon pulito ma dando un senso di sazietà.

In considerazione della presenza di questi elementi, le bacche di açaí sembrerebbero essere alleate di:

  • pelle e muscolatura
  • fegato
  • sistema circolatorio
  • apparato gastrointestinale.

Fra gli usi proposti – fin troppo generosamente – per le bacche di açaí vi sono patologie come l’artrosi, il colesterolo alto, la disfunzione erettile, la perdita di peso e l’obesità. Il consumo di bacche di açaí viene proposto anche per disintossicare l’organismo e migliorare lo stato generale di salute. Al momento, però, le prove scientifiche a disposizione non sono sufficienti per certificare la validità di tali proposte. Non esiste infatti un claim sui benefici dell’assunzione delle bacche di açaí che sia stato attualmente approvato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, l’Efsa.

Proprietà nutrizionali delle bacche di açaí

100 g di bacche di açaí contengono circa 70 kcal, così distribuite:

  • 5 g di grassi
  • 10 mg di sodio
  • 4 g di carboidrati
  • 2 g di fibre
  • 2 g di zucchero
  • 1 g di proteine

L’80% del frutto dell’açaí è composto dal seme, dal quale si ricava un olio commercializzato proprio per la sua ricchezza di polifenoli e acidi, come l’acido vanillico, l’idrobenzoico, il sirigico e il ferulico, oltre che omega-9. Gli acidi grassi essenziali hanno un’importante funzione ipocolesterolemizzante, in quanto sono in grado di abbassare l’LDL, contrastando così l’insorgenza di aterosclerosi e malattie cardiovascolari. Gli acidi grassi coadiuvano anche il trasporto e l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, E, D e K, apportando un’ulteriore azione protettiva sul cuore e sul sistema circolatorio. Anche gli steroli, componenti delle membrane delle cellule delle piante, apportano numerosi benefici per il corpo umano. Gli steroli, ad oggi, vengono utilizzati per il trattamento dei sintomi associati al Bph (benign prostate hyperplasia) anche se non basta certo l’alimentazione quotidiana per promuovere questa azione curativa.

La polpa del frutto non è dolce, motivo per il quale viene lavorata per produrne succhi o polveri. Negli ultimi anni le bacche di açaí si sono diffuse come prodotto lavorato, sotto forma di barrette, concentrati, estratti, succhi e integratori, ideali per sportivi e per chi sta seguendo una dieta dimagrante. Per quel che riguarda il rapporto tra bacche di açaí e sport, in molti paesi americani, l’açaí è considerato il frutto per eccellenza dei praticanti di brazilian jiu-jitsu. L’apporto delle bacche di acai nel contesto di un regime dietetico è importante, dato che sono in grado di ridurre il senso di fame e migliorare la regolarità intestinale; inoltre favorisce il drenaggio e l’eliminazione dei liquidi in eccesso, permettendo di liberare dal corpo le tossine e supportare un percorso alimentare dimagrante. Il frutto è molto ricco di fibre che regolano l’intestino, garantisce un buon apporto vitaminico e ha spiccate proprietà antiossidanti.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Il consumo della drupa ha come possibile avvertenza il controllo della pressione, che in alcuni soggetti potrebbe subire degli innalzamenti. Va quindi chiesto il consiglio di un esperto prima di assumere integratori di açaí.

Attualmente, non sembra che vi siano interazioni tra il consumo di bacche di açaí e l’assunzione di farmaci o altre sostanze. Non sono realmente presenti sufficienti informazioni per stabilire se il frutto sia privo di rischi o controindicazioni, per cui in genere si sconsiglia di evitare l’assunzione di questi prodotti durante la gravidanza o l’allattamento. Ci sono alcune informazioni relative a casi di tripanosomiasi americana (una parassitosi) associata al consumo di succo di bacche di açaí.

In caso di assunzione eccessiva e incontrollata, potrebbero verificarsi sintomi come vomito, diarrea, meteorismo e reazioni cutanee. In soggetti allergici, è possibile che si presentino reazioni cutanee per sensibilità ai fotochimica che le bacche contengono.

Come acquistare l’açaí

L’açaí si trova solitamente sotto forma di succo o venduto come bevanda nei negozi bio, erboristerie, negozi per sportivi e shop online. Il succo 100% biologico è più difficile da reperire, ma il suo consumo è particolarmente indicato per l’effetto di protezione che svolge sull’apparato circolatorio, per la detossificazione e il controllo del peso. Le bacche possono essere reperite anche sotto forma di polvere, come liofilizzato secco della polpa o estratti in capsule, compresse, pasticche, integratori alimentari o formulazioni cosmetiche. Perché si abbia un effetto depurativo e detossificante, è necessaria un’integrazione di almeno 2 mesi e solitamente i dosaggi richiedono un’assunzione giornaliera di 2 capsule. Viceversa, per le formule liquide che puntano maggiormente ad un effetto dimagrante, l’importante è verificare che non abbiano grandi dosi di zucchero aggiunto per non produrre proprio l’effetto opposto. A volte è possibile trovare alimenti con il frutto d’açaí aggiunto, come nel caso di yogurt o barrette.

I criteri cui si dovrebbe prestare attenzione nella scelta delle migliori bacche di açaí, sono principalmente 3:

  • la coltivazione biologica
  • l’alto contenuto nutrizionale
  • una liofilizzazione adeguata (freeze-dried)

Liofilizzazione freeze-dried vs spy dried

Dal momento che le bacche di acai subiscono un deterioramento entro 24 ore dalla loro raccolta, è praticamente impossibile trovarle fresche in commercio. La trasformazione in polvere resta quindi uno dei modi migliori per assumere questo alimento, ma bisogna accertarsi che siano state lavorate in modo adeguato. Per preservarne i valori nutrizionali, è necessario che vengano lavorate e congelate entro 24 ore dalla raccolta. Esistono due modi principali per rendere in polvere la polpa di açaí: la liofilizzazione freeze-dried e la spy dried.

Freeze dried

Si tratta di un processo di congelamento e liofilizzazione a freddo e a secco, in cui l’açaí viene lavorata a basse temperature, preservando quindi tutte le proprietà della bacca e mantenendo il prodotto 100% naturale. Il freeze dried è sicuramente il metodo migliore per trasformare la polpa in polvere, ma anche il più costoso. Per questo motivo, la polvere ottenuta in questo modo è in genere più cara.

Per assicurarsi che sia stata utilizzata questa tipologia di liofilizzazione, bisognerebbe leggere attentamente l’etichetta: se il metodo di lavorazione non è dichiarato, molto probabilmente il prodotto è stato sottoposto a liofilizzazione spy dried.

 

Spy dried

Questo metodo prevede che la polpa venga lavorata ad alte temperature, danneggiando così le proprietà nutrizionali, il colore e il sapore dell’açaí. Spesso, inoltre, per ottenere un prodotto solubile, è necessario aggiungere della maltodestrina, che renderà quindi l’açaí non più un prodotto puro e naturale al 100%.

Una ricetta

Questo preparato presenta soltanto 5 ingredienti e viene addolcito naturalmente con frutta: è ideale per colazione o come spuntino di metà mattino. Occorrono:

  • 2 cucchiai di semi di chia
  • ½ tazza di latte di mandorle o altro latte vegetale
  • 2 misurini di bacche di açaí in polvere
  • ½ banana tagliata a rondelle
  • 5g bacche di goji
  • 5 mirtilli

Per ottenere il preparato bisognerà mettere in un barattolo i semi di chia, l’açaí in polvere, la purea di banana e il latte vegetale. A questo punto, mescolare con un cucchiaino per amalgamare tutti gli ingredienti, chiudere con tappo e agitare con forza. Bisognerà far riposare il preparato in frigo tra 1-8 ore, per poi completare la ricetta con il topping: bacche di goji, mirtilli, banane a rondelle.