Passata di pomodoro Valfrutta prodotta a gennaio: come è possibile?

PASSATA POMODORO VALFRUTTA

Un nostro lettore ci segnala una passata Valfrutta Green Bio confezionata il 19 gennaio, lontano dal periodo di raccolta del pomodoro da luglio a settembre. La risposta dell’azienda del prodotto risultato eccellente nel nostro test

“Caro Salvagente, ci hai sempre insegnato a scegliere in base ai risultati dei tuoi test e nello specifico ci hai consigliato sempre una passata di pomodoro che riportasse nel lotto i giorni migliori di confezionamento tra 180 e 270 (tra luglio e settembre), che sono i giorni di vocazione per la raccolta e la trasformazione del pomodoro da conserva. Ho comprato la Valfrutta bio che ha vinto il vostro test pubblicato nel numero di febbraio e ho scoperto che è stata confezionata il 19 gennaio (LF019): ma come si fa a produrre il pomodoro a gennaio? E mi posso fidare della qualità e dell’origine?”

Gianni un nostro lettore di Roma ci segnala questa storia e ci pone delle domande che noi abbiamo girato alla Valfrutta. Prima vogliamo ricordare alcune cose previste dalla normativa di settore.

Partiamo dal decreto ministeriale del 23 settembre 2005 che definisce la passata di pomodoro come “prodotto ottenuto direttamente da pomodoro fresco, sano e maturo, avente il colore, l’aroma ed il gusto caratteristici del frutto da cui proviene, per spremitura, eventuale separazione di bucce e semi e parziale eliminazione dell’acqua di costituzione in modo che il residuo ottico rifrattometrico risulti compreso tra 5 e 12 gradi Brix”.

La passata in altre parole deve essere prodotta da pomodoro fresco lavorato e non da concentrato diluito con acqua. Tuttavia è possibile, partendo da una matrice “fresca” semiconcentrare il pomodoro e poi successivamente ri-lavorarlo.

Tempi di raccolta e produzione

Qual è il periodo di raccolta e trasformazione del pomodoro? Nel numero in edicola (acquista qui) dove pubblichiamo i risultati di un test su 20 passate, il professor Raffaele Romano docente di Processi e gestione delle Produzioni alimentari presso il corso di laurea in Scienze e tecnologie alimentari all’Università Federico II di Napoli ci ha risposto così: “La semina avviene, a seconda delle varietà, tra marzo e aprile e la raccolta comincia già da metà luglio e prosegue per tutto settembre. Teniamo presente anche che in due mesi circa viene lavorata l’intera produzione annuale”.

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Entro quanto tempo il pomodoro raccolto deve essere avviato alla lavorazione?

“Massimo entro 24 ore – ci ha risposto ancora il professor Romano – conservando il pomodoro in condizioni ottimali di temperatura, umidità e luce. È un frutto delicato e soprattutto dopo la raccolta è esposto a processi di rammollimento, a perdita di liquidi, a marciumi e ammuffimento. Per questo va lavorato subito”.

Data di confezionamento: cosa ci dice il numero di lotto?

Il numero di lotto, in genere impresso sul tappo della bottiglia, contiene all’interno una sigla composta da una lettera e due o tre numeri ad esempio “F246” (F indica la stagione 2022): significa che il pomodoro è stato imbottigliato nel 246° giorno del 2022 ovvero il 3 settembre. Un’indicazione importante. Poiché da luglio a settembre sono i mesi tipici della raccolta del pomodoro, significa che nel nostro esempio sono stati impiegati prodotti freschi di stagione. Quindi se vogliamo scegliere una passata nella quale il pomodoro impiegato sia stato raccolto e lavorato nel momento giusto, il numero da cercare dovrebbe andare dal 180 al 270 circa (da luglio a settembre).

“Prodotta a gennaio: come è possibile?” La risposta di Valfrutta

E proprio leggendo il numero di lotto (foto in alto) che il nostro lettore si accorge che la passata Valfrutta Green Bio che ha vinto il nostro test è stata prodotta il giorno 19 dell’anno 2022: ovvero il 19 gennaio. E allora si chiede: “Come si fa a produrre il pomodoro a gennaio? E mi posso fidare della qualità e dell’origine?”.

Abbiamo girato il quesito alla Valfrutta che ci ha risposto così: “Per rispondere al vostro lettore, è evidente che il pomodoro non si fa a gennaio. Tutto il nostro pomodoro viene infatti conferito dai soci agricoltori italiani e trasformato negli stabilimenti produttivi esclusivamente nei giorni dedicati alla campagna di raccolta e lavorazione, quindi indicativamente tra la seconda metà di luglio e la prima metà di settembreLa maggior parte delle passate di pomodoro viene anche confezionata nella stessa giornata di consegna del prodotto fresco (entro le 24 ore), mentre una quota inferiore viene conservata nelle cisterne asettiche presenti nei nostri siti di produzione (che ne salvaguardano tutte le caratteristiche garantendo qualità, sicurezza e tracciabilità) per poi essere confezionata nel corso dell’anno, a seconda delle richieste del mercato”.  

A conti fatti, seppur rilavorata a gennaio, le nostre analisi chimiche e merceologiche, hanno rilevato nel lotto analizzato di Valfrutta Green Bio un prodotto eccellente (assenza di pesticidi, metalli pesanti di fondo inesistenti, ottima consistenza e soprattutto con un elevato contenuto di gradi Brix che ne determina la qualità). Segno che anche questo tipo di lavorazione “fuori stagione” può garantire uno standard eccellente.