Bonus Cultura 18 anni: i nuovi requisiti per ottenerlo

BONUS CULTURA 18 ANNI

Il governo Meloni ha cambiato radicalmente il bonus cultura per i 18enni, andando di fatto a sostituirlo e a restringere il campo dei beneficiari: le tempistiche e i requisiti per ottenere i 500 euro

Il bonus Cultura per i 18enni, anche noto come 18App, nella versione che conosciamo, rimarrà invariato fino alla fine dell’anno, per poi essere sostituito dal 1° gennaio 2024 da due nuovi strumenti, ovvero la Carta cultura giovani e la Carta del merito.

Come cambia il Bonus Cultura 18enni

In base a quanto previsto dal comma 630 del testo della legge di Bilancio 2023 (n.197 del 29 dicembre 2022) approdata in Gazzetta Ufficiale (supplemento ordinario n.43 del 29 dicembre), a partire dal 2024 il bonus cultura per 18enni verrà rimosso. In sostituzione, tuttavia, sono stati previsti due nuovi strumenti che potranno contare sullo stanziamento di 190 milioni di euro previsti dal governo.

Questo vuol dire che, ancora per tutto il 2023, gli aventi diritto – i neo 18enni nati nel 2004 – potranno continuare a beneficiare della concessione dei 500 euro da utilizzare per l’acquisto di libri, biglietti del cinema, concerti, spettacoli di teatro o danza ed eventi culturali. Ecco dunque che chi ha compiuto 18 anni nel 2022 ed è residente in Italia potrà presentare le domande per ricevere il bonus a partire dal 31 gennaio 2023, proprio come è sempre avvenuto dal momento dell’introduzione della misura fino ad oggi. A fissare la data è stato il ministero della Cultura con il decreto 184 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 1° dicembre 2022. Si ricorda inoltre che, per i nati nel 2003, ovvero i beneficiari dello scorso anno, il termine ultimo per la presentazione della domanda era agosto 2022.

Bonus cultura ai 18enni: le novità dal 2024

Così come deciso dall’ultima legge di bilancio, il bonus cultura per i 18enni verrà eliminato a fine 2023 per essere rimpiazzato da due nuovi strumenti con i quali il governo intende premiare il talento dei ragazzi più meritevoli. Si tratta, più nello specifico:

  • della Carta cultura giovani;
  • della Carta del merito.

Nel caso della Carta cultura giovani è prevista l’erogazione della somma di 500 euro ai 18enni che provengono da famiglie con un valore Isee inferiore o pari a 35mila euro, residenti nel territorio nazionale e che possiedono, ove previsto, regolare permesso di soggiorno. Si andrà dunque a restringere il campo dei beneficiari rispetto al passato, quando bastava essere residenti in Italia e aver raggiunto la maggiore età per poter usufruire del bonus.

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Per quanto riguarda, invece, la Carta del merito, l’esecutivo di Giorgia Meloni vuole sottolineare ancora di più quale sia la propria impostazione in riferimento all’istruzione e all’educazione dei più giovani. Ecco dunque che con questo strumento si andranno a premiare con ulteriori 500 euro tutti gli studenti – a prescindere dal reddito della famiglia d’origine – che otterranno il massimo dei voti alla maturità, ovvero cento centesimi, non oltre i 19 anni di età. Tra i requisiti troviamo anche l’essere residenti nel territorio nazionale.

I primi beneficiari del nuovo sistema di incentivi alla cultura e alla valorizzazione del merito saranno i ragazzi e le ragazze nati nel 2005, ovvero coloro che compiranno 18 anni nel 2023. Quanto ai servizi e ai prodotti acquistabili con le due nuove misure, al momento sembra che resteranno gli stessi già previsti dall’attuale bonus cultura per i 18enni.

I due nuovi strumenti sono stati così commentati sui social dal presidente del Consiglio Meloni: “Con queste misure diamo valore al merito e mettiamo in campo un sistema equo per rendere più accessibile la cultura ai giovani”. Un cambio di rotta del governo in prima battuta deciso a un taglio di netto delle agevolazioni per i neo maggiorenni. Ne erano seguite pesanti polemiche, con il governo che ha dunque preferito una modifica tutta orientata alle disponibilità economiche della famiglia d’origine e al merito dimostrato dagli studenti.

È infine importante sottolineare che le due Carte sono misure tra loro distinte e, dunque, cumulabili dallo stesso soggetto che potrebbe arrivare ad ottenere un beneficio economico di 1.000 euro, pari alla somma delle due misure.

Carta cultura giovani e Carta del merito: come si utilizzeranno

Come in parte già accennato in precedenza, l’utilizzo della Carta cultura giovani e della Carta del merito dovrebbe rimanere lo stesso già previsto per il bonus cultura ai 18enni. Si attendono, naturalmente, maggiori dettagli da parte del ministero della Cultura con un decreto attuativo, ma nel frattempo è possibile dire che i due strumenti potranno essere utilizzati per:

  • attività culturali;
  • biglietti per rappresentazioni teatrali, cinematografiche o spettacoli dal vivo;
  • libri;
  • accesso a musei, mostre ed eventi culturali;
  • corsi di musica, di teatro;
  • abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale.

Bonus 18 anni, come cambia

Proviamo a riassumere il passaggio da bonus cultura per i 18enni ai nuovi strumenti introdotti dal governo Meloni:

  • i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto 18 anni nel 2022 beneficiano per tutto il 2023 del precedente bonus. Le domande potranno essere presentate dal 31 gennaio 2023 fino al 31 ottobre 2023;
  • a partire dal 2024, viene eliminato il bonus cultura ai 18enni e introdotta la Carta cultura giovani. Si tratta di 500 euro destinati ai ragazzi e le ragazze con un Isee familiare inferiore a 35mila euro e residenti in Italia. I primi a beneficiarne saranno i nati nel 2005, ovvero coloro che compiono 18 anni nel 2023;
  • a partire dal 2024, viene introdotta anche la Carta del merito che garantisce 500 euro ai ragazzi e le ragazze che conseguono la maturità – entro i 19 anni – con il massimo dei voti (100/100). I primi a beneficiarne saranno i nati nel 2005, ovvero coloro che compiono 18 anni nel 2023;
  • le due carte, quella per la cultura e quella per il merito, sono tra loro cumulabili per un totale di 1000 euro.

La reazione dei librai alle decisioni del governo

Alle mosse decise dal governo guidato da Giorgia Meloni, hanno fatto seguito le proteste accese di editori e librai, profondamente contrari a legare l’erogazione dei 500 euro per consumi culturali all’Isee. Le stesse categorie, tuttavia, si dichiarano in parte consolate dal fatto che il bonus cultura 18enni non sia stato cancellato – come sembrava – ma soltanto modificato. Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori, e Paolo Ambrosini, presidente dell’Associazione Librai Italiani, in un comunicato congiunto ha detto che le due nuove carte per la cultura rappresentano “un passo avanti rispetto alla cancellazione della misura e all’utilizzo delle risorse per altri scopi”, ma “rimangono comunque forti criticità”. Più nello specifico editori e librai chiedono al governo Meloni che “le nuove misure entrino in vigore celermente e con modi di attuazione il più semplici possibile. Infatti non solo il tetto Isee riduce in maniera significativa la platea di beneficiari, ma la complicazione delle procedure di accesso può scoraggiare anche chi ne ha diritto a richiedere il bonus”. “Gli ultimi dati – proseguono le due associazioni nel comunicato – ci dicono che a novembre, per effetto della congiuntura economica, gli acquisti di libri in librerie fisiche, online e supermercati sono calati dell’8%. Valuteremo come evolverà la situazione nei prossimi mesi e chiediamo al governo di fornire agli operatori dati settimanali sull’effettivo utilizzo delle nuove carte. La vecchia 18app pesava sulle vendite per circa il 10%”.

Nel comunicato congiunto editori e librai non mancano anche di ricordare che legare la cultura al reddito o al raggiungimento di un voto massimo sia un errore, perché la cultura è per tutti come lo è la scuola pubblica” e tende ad escludere “molti giovani che da questa carta avrebbero potuto trarne molti benefici”. 

“Il governo – concludono editori e librai nel comunicato – si è detto disponibile a un confronto con il mondo del libro sulla nuova legge di sistema: siamo pronti a sederci al tavolo – e siamo sicuri di poter parlare a nome di tutto il mondo del libro che fino ad ora si è mosso unito e insieme – e ci auguriamo che questa sia l’occasione per una forte collaborazione tra pubblico e privato a sostegno di tutto il settore librario, prima industria culturale del paese”.