Libretti postali “dormienti”, tempo fino al 20 ottobre per evitare l’estinzione

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La scadenza riguarda i libretti postali che non risultano movimentati da 10 anni e con saldo superiore ai 100 euro. Come fare per non perderli.

Poste continua con l’opera di “pulizia” dei libretti postali dormienti da tanti anni. Adesso la scadenza riguarda i libretti che non risultano movimentati da 10 anni e con saldo superiore ai 100 euro. I titolari dei libretti che risultavano “dormienti” alla data del 31 marzo 2022 (ultima comunicazione da parte dell’intermediario prima della scadenza) hanno tempo fino a giovedì 20 ottobre per dare disposizioni presso qualunque ufficio postale e consentire il censimento anagrafico del proprio libretto.

Dove finiscono dopo il 20 ottobre

Superata quella data, senza un’azione del proprietario, il libretto viene estinto e le somme trasferite al Fondo istituito dalla Finanziaria 2006 (legge 266/05) e gestito da Consap, azienda di diritto privato partecipata dal ministero dell’Economia.

Come chiedere il rimborso dopo la scadenza

La buon notizia è che è sempre possibile ottenere indietro la somma contenuta nel libretto, solo che bisognerà chiedere il rimborso tramite domanda diretta a Consap. Ma attenzione, perché anche per reclamare le somme c’è un tempo massimo: 10 anni.

Le altre categorie interessate

A essere interessati dalla scadenza del 20 ottobre, oltre ai libretti di risparmio ci sono anche: depositi di denaro, conti correnti bancari e postali, azioni, obbligazioni, certificati di deposito, fondi d’investimento e assegni circolari per i quali non risultino operazioni o movimentazioni da parte del titolare del rapporto o di terzi delegati per un periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di libera disponibilità delle somme o degli strumenti finanziari.