Un immobile si definisce in comproprietà, quando due o più soggetti esercitano il diritto di proprietà sullo stesso bene. Scopriamo nello specifico quali sono i diritti dei contitolari di un immobile in comproprietà.
Che cos’è la comproprietà?
Prima di parlare approfonditamente di quali sono i diritti che hanno i contitolari di un immobile in comproprietà, può essere utile capire che cosa si intende per comproprietà.
Generalmente parlando, la comproprietà non è altro che un istituto giuridico che implica una comunione di beni, nello specifico il diritto reale suddiviso in quote percentuali può essere esercitato da più proprietari.
Per quanto riguarda le quote dei contitolari di un immobile in comproprietà, queste possono essere di valore percentuale uguale oppure diverso.
La comproprietà è una condizione che in genere subentra in caso di eredità, nel caso di legge o di un lascito testamentario; ma anche in caso di comunione dei beni o multiproprietà.
Quali sono i diritti e gli obblighi dei contitolari di un immobile in comproprietà?
Adesso che abbiamo ben compreso in cosa consiste il concetto giuridico di comproprietà, è ora di illustrare quali sono i diritti e gli obblighi che ciascun proprietario deve rispettare nei confronti degli altri.
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In primo luogo, è bene sapere che ciascun contitolare di un immobile in comproprietà può usufruire del bene, ma al contempo non può impedire agli altri proprietari di fare lo stesso.
Tra gli altri obblighi che il contitolare dell’immobile in comproprietà deve rispettare, vi sono:
- L’obbligo di non vietare l’utilizzo contemporaneo del bene agli altri;
- L’obbligo di non alterare la destinazione d’uso dell’immobile, senza avere prima il consenso unanime di tutti gli altri proprietari;
- L’obbligo di non pregiudicare il bene comune, danneggiandolo.
Poiché in generale, è difficile che i proprietari riescano a condividere il bene in contemporanea, ciascuno di essi può usufruirne a “pari uso”, che si traduce nella possibilità che hanno tutti i contitolari di utilizzare il bene anche in modo esclusivo, ma senza mai limitare la possibilità agli altri.
La comproprietà non è semplice da gestire, è per questo motivo che è sempre consigliabile stipulare un accordo nel quale vengono precisati i dettagli sui diritti dei contitolari e sulle specifiche modalità di fruizione del bene.
Come funziona la suddivisione delle spese tra i contitolari di un immobile in comproprietà?
Uno degli aspetti della comproprietà che può maggiormente mettere in contrasto i contitolari, è certamente il capitolo dedicato alle spese da sostenere per la gestione dell’immobile.
In tal senso, la legge prevede che i soggetti possono effettuare modifiche all’immobile, al fine di migliorarlo, ma almeno che il soggetto che decide di apportare tali modifiche non stipula un accordo preventivo, tutte le spese sostenute sono a suo carico.
Più in generale, tutti i contitolari di un immobile in comproprietà hanno il diritto di partecipare all’amministrazione della casa e al contempo hanno l’obbligo di collaborare nelle spese decise di comune accordo.
Nello specifico, tutti i contitolari devono contribuire a sostenere economicamente le spese di ordinaria amministrazione, sempre in proporzione alla quota di proprietà posseduta; diverso è il discorso per le spese di straordinaria amministrazione, che prima di essere sostenute, devono essere state approvate all’unanimità da tutti i contitolari.
Un contitolare di un immobile in comproprietà può decidere di uscire dalla comproprietà?
La risposta è certo che sì. Per uscire dalla comproprietà, il contitolare deve trovare una soluzione con gli altri proprietari e dopo stipulare un accordo presso un notaio.