Cosa fare in caso di furto o smarrimento dei documenti quando si è fuori d’Italia

DOCUMENTI VIAGGIO

Cosa fare nell’immediato (e al ritorno a casa) se durante un soggiorno all’esterno si perdono o vengono rubati i documenti (anche quelli di viaggio) e le carte bancarie.

Uno degli inconvenienti in cui si può incorrere quando si è in viaggio è quello di perdere i documenti, per distrazione o perché vittima di un furto. Che si tratti di una trasferta per lavoro o di una vacanza, ritrovarsi senza documenti di viaggio è una seccatura di non poco conto che dà vita a spiacevoli situazioni di stallo: non si ha la possibilità di spostarsi all’interno del paese in cui si è ospiti né tantomeno quella di rientrare in Italia o nella nazione dove si ha residenza. Nella prima ipotesi, infatti, si correrebbe il rischio di essere sottoposti a fermo in caso di controllo delle forze locali di polizia; nella seconda, risulterebbe impossibile imbarcarsi e si verrebbe bloccati dalle autorità di frontiera.
Per superare tale impasse sono stati definiti appositi accordi transnazionali, consolidati anche attraverso direttive comunitarie, che hanno snellito e velocizzato l’iter per consentire al viaggiatore di rientrare a casa.

Smarrire i documenti di viaggio è una circostanza molto più frequente di quanto si possa immaginare; ragion per cui giova conoscere come comportarsi e quali procedure vanno seguite.

Smarrimento o furto dei documenti personali

Nell’ipotesi in cui si smarriscano o vengano sottratti i documenti personali, come carta d’identità e passaporto, la prima cosa da fare è denunciare l’accaduto alle locali autorità di polizia. È importante che la denuncia sia sporta nel più breve tempo possibile, e comunque mai oltre le 48 ore, dal momento in cui si è verificato il furto o da quando ci si accorga di non essere più in possesso dei documenti, in modo da evitare che gli stessi vengano sfruttati per finalità illecite.

Se ci troviamo all’estero, dopo la denuncia, il secondo passaggio è recarsi presso l’ambasciata o il consolato italiano del paese in cui siamo ospiti. Difatti, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 71/2011, in caso di smarrimento o furto dei documenti di viaggio, se non si ha il tempo di esperire l’istruttoria per l’emissione di un nuovo passaporto o di una nuova carta d’identità, l’ufficio consolare è tenuto a rilasciare un titolo di viaggio provvisorio, il cosiddetto Etd (acronimo di emergency travel document). Rilascio che avviene sempre previa autorizzazione dell’autorità italiana competente.

Titolo di viaggio provvisorio: cos’è e come ottenerlo

Come informa il ministero degli Esteri, l’Etd è redatto in base ad un modello uniforme approvato da tutti i paesi aderenti all’Unione europea, è stampato su carta di sicurezza con filigrana per prevenire contraffazioni ed è dotato di un numero di serie progressivo.

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Tale documento d’emergenza può essere usato per un solo viaggio ed ha una validità massima di 5 giorni dalla data di consegna, ossia copre il tempo strettamente necessario a organizzare il rientro in Italia o nello Stato di residenza. In via straordinaria, l’Etd può essere rilasciato anche per raggiungere una destinazione diversa; generalmente questa opzione è presa in considerazione quando si accerta che l’ambasciata della nazione di arrivo si occuperà della parallela emissione del nuovo passaporto o della nuova carta d’identità.

Per ottenere il titolo di viaggio provvisorio, oltre ad essere cittadini europei, va compilato l’apposito modulo fornito dal consolato a cui si deve allegare una copia del verbale di denuncia per furto o smarrimento; due fototessere uguali, frontali a colori e nel formato standard (35 x 40 mm); il biglietto aereo o la carta d’imbarco con la data di partenza confermata.

Al fine di agevolare le procedure di identificazione, è utile essere muniti di una fotocopia del passaporto o della carta d’identità rubati o persi; in alternativa, si possono esibire altri documenti che riportino dati personali, come ad esempio la patente, il codice fiscale o la tessera sanitaria. Qualora si sia sprovvisti di qualsiasi documento che permetta il riconoscimento, occorre farsi accompagnare da un conoscente, maggiorenne e con carta d’identità in corso di validità, che dovrà rendere una dichiarazione attestante l’identità del richiedente.

Un’ultima precisazione riguarda i consolati onorari: questi non sono abilitati al rilascio dell’Etd, ma si limitano a trasmettere l’istanza all’ufficio consolare di prima categoria e a consegnare il titolo di viaggio provvisorio. Per tali motivazioni, va messo in bilancio che i tempi si dilatano e che si va incontro anche ad una maggiorazione dei costi, poiché le spese di spedizione dall’ufficio consolare di prima categoria al consolato onorario saranno addebitate al richiedente.

Cosa fare una volta rientrati a casa

Una volta che si è fatto ritorno in patria, resta un ultimo adempimento a cui ottemperare: presentare formale denuncia anche alle autorità italiane, recandosi presso una stazione dei carabinieri o un commissariato della polizia di Stato. Questo step è fondamentale per chiedere una copia della carta d’identità all’ufficio anagrafe del comune di residenza o per conseguire un nuovo passaporto dalla questura.

Documenti ritrovati, come richiederli

Qualora i documenti di viaggio oggetto di furto o smarrimento vengano ritrovati, le autorità li consegnano presso l’ufficio consolare territorialmente competente, il quale ha l’onere di avvisare il titolare.
Una volta ricevuta la notifica del rinvenimento, il titolare del documento ha tre possibilità: ritirare il documento di persona direttamente dal consolato; richiederne la spedizione tramite servizio postale, con costi a proprio carico; autorizzarne la distruzione se, nel frattempo, si è già provveduto a rinnovarli.
Si ricorda che i documenti depositati presso l’ufficio consolare, se non sono reclamati dal legittimo titolare entro un anno dalla comunicazione del rinvenimento, vengono distrutti senza ulteriori comunicazioni.

La procedura per le carte di credito

Nell’eventualità in cui lo smarrimento o il furto riguardi la carta di credito o il bancomat, bisogna tempestivamente eseguire il blocco della carta, in modo da tutelarsi da possibili frodi o da acquisti non autorizzati.

L’operazione può essere svolta telefonicamente contattando la linea dedicata, operativa a qualsiasi orario, che ogni istituto di credito fornisce al proprio correntista; per il bancomat è invece attivo il numero verde +39.800.822056, che corrisponde alla “centrale d’allarme blocco carte” messa a disposizione dalla società interbancaria per l’automazione e valevole per tutte le carte di debito.

Dopo aver sospeso la funzionalità della carta, è necessario sporgere denuncia alle forze dell’ordine. Copia del verbale andrà recapitata alla propria banca, contestualmente all’istanza di emissione di un nuovo bancomat o di una nuova carta di credito e alla richiesta di stornare le operazioni non autorizzate, eventualmente compiute tra il momento in cui si è consumato il furto o lo smarrimento e quello in cui si è bloccata la carta.

Biglietto di viaggio perso o sottratto

Nel caso in cui si perda o ci venga rubato il biglietto aereo, la procedura è meno uniforme. Il passo indispensabile è sempre quello di denunciare l’episodio alle autorità preposte; l’iter successivo, invece, varia a seconda delle specifiche politiche aziendali adottate dalle singole compagnie di viaggio.

In linea di massima esistono due principali orientamenti. Una parte delle compagnie di linea non prevede il rilascio di un duplicato del titolo di viaggio e impone al passeggero di acquistarne uno nuovo; il costo del secondo acquisto viene solitamente rimborsato entro sei mesi, a patto che il biglietto smarrito o rubato non sia stato utilizzato da terzi. Un’altra parte delle compagnie di linea, invece, ammette l’emissione del duplicato del biglietto previa presentazione di un documento di identità e dopo aver verificato che nessuno ne abbia usufruito. La stampa del ticket, tuttavia, può comportare il pagamento di una penale non risarcibile.

Alcuni consigli utili

Concludiamo questo breve vademecum su come comportarsi in caso di furto o smarrimento dei documenti di viaggio con qualche consigli pratici.

Innanzitutto, prima di imbarcarsi alla volta di un paese estero, è buona norma annotare i recapiti dell’ambasciata e del consolato italiano presente nella nazione in cui intendiamo recarci, nonché informarsi sull’istruttoria specifica da attivare per ottenere il titolo di viaggio provvisorio; difatti possono esserci lievi differenze inerenti i tempi di consegna dell’Etd o i giorni della settimana in cui richiederlo.

In secondo luogo, si raccomanda di conservare una fotocopia dei documenti sensibili (carta d’identità e passaporto) in un posto sicuro, magari nell’hotel in cui si soggiorna; così facendo, se si dovesse essere vittima di furto, si avrà a disposizione la documentazione utile all’identificazione in consolato per la richiesta dell’Etd. Un altro espediente è quello di scannerizzare i documenti e inviarli al proprio indirizzo e-mail, così da poterli agevolmente recuperare in qualsiasi momento.

Infine, soprattutto in previsione di soggiorni all’estero di durata medio-lunga, è consigliabile valutare la stipula di un’assicurazione di viaggio. Oltre a coprire i costi per il rilascio dei documenti persi o sottratti, la maggior parte delle polizze offre un prezioso sostegno per affrontare le spese sanitarie e gli imprevisti legati a disagi con i bagagli o disguidi con i mezzi di trasporto.