L’esecutivo europeo ha lasciato cadere nel vuoto la proposta francese di una regolamentazione per vietare alcune sostanze tossiche nei pannolini usa e getta per bambini. La denuncia delle ong europee: “Dopo l’annuncio del piano per la riduzione delle sostanze tossiche ci aspettavano più coraggio”
La Commissione europea ha perso un’altra occasione per tutela la salute dei neonati. È scaduto, infatti, il termine entro il quale avrebbe dovuto presentare una proposta di regolamentazione delle sostanze tossiche nei pannolini usa e getta come chiedeva la Francia. Il ritardo significa che i pannolini contenenti sostanze chimiche potenzialmente pericolose continueranno a essere venduti.
Si stima che negli ultimi anni il 90% dei bambini europei è stato esposto a sostanze chimiche “molto gravi” contenute nei pannolini venduti in tutta Europa, mettendoli a rischio di “malattie potenzialmente molto gravi”. Non è un rischio eventuale. L’Anses ha analizzato diversi marchi di pannolini in due occasioni, nel 2019 e nel 2020. Nella prima tornata di analisi, le analisi effettuate dai ricercatori avevano evidenziato la presenza di 38 sostanze chimiche “a rischio molto grave”, come la formaldeide, 10 tipologie di idrocarburi policiclici aromatici e altre sostanze classificate, a diversi livelli, cancerogene per l’uomo, ma anche capaci di scatenare reazioni allergiche cutanee. Meglio l’anno successivo quando la maggior parte delle sostanze tossiche erano scomparse ad eccezione della formaldeide, classificata come cancerogena. Ma la contaminazione anche con le altre sostanze potrebbe presto tornare nei pannolini: motivo per cui 21 ong tra cui Eeb e Heal si sono unite all’appello della Francia e hanno chiesto all’Ue di limitare rigorosamente le sostanze chimiche con nuove regole.
Un appello caduto nel vuoto. Dolores Romano, vicedirettore della Eeb per i prodotti chimici, ha dichiarato: “Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, neonati e bambini incredibilmente sensibili possono essere esposti ad alcune delle sostanze più tossiche del pianeta. Incredibilmente, questa situazione è perfettamente legale. La pressione francese ha costretto i produttori a ripulire la filiera, dimostrando che è perfettamente possibile. Ma non appena gli ispettori se ne saranno andati, il problema potrebbe ripresentarsi. Ecco perché è necessaria una legge. La Commissione si è recentemente impegnata a proteggere i bambini dai rischi chimici. Dovrebbe prendere sul serio questa minaccia ai pannolini, smettere di perdere tempo ed eliminare i pannolini tossici”.
Solo qualche mese fa – denuncia la ong europea – c’è stata una grande eco mediatica sul piano delle di riduzione delle sostanze chimiche: vietarle nei pannolini per bambini sarebbe stata una prova concreta.