Ogni anno vengono utilizzati decine di miliardi di prodotti usa e getta per i bambini. I pannolini lavabili non solo sono amici dell’ambiente ma anche del portafogli. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Si stima che ogni anno, solo in Europa, vengono utilizzate 21 miliardi di unità di pannolini. I 4500 pannolini che ogni bambino consuma nei suoi primi tre anni di vita, costano all’ambiente 550 Kg di anidride carbonica (CO2). Per produrre 4500 pannolini occorre la polpa di legno di circa 20 alberi di grandi dimensioni. Solo in Italia, finiscono nella pattumiera 900mila pannolini, composti da tre frazioni: plastica (polietilene e polipropilene), polimero super-assorbente e carta. I polimeri di cui sono composti i pannolini sono un ottimo materiale di riciclo poiché contengono polietilene e polipropilene di alta qualità. Ma il riciclo della plastica dei pannolini usa e getta è ancora in fase di sperimentazione.
L’Istituto sull’inquinamento atmosferico (IIA) del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) svolge attività di supporto alla Pubblica Amministrazione in materia di preparazione e implementazione della legislazione inerente all’inquinamento atmosferico e rischio industriale sia in ambito nazionale che in ambito UE e internazionale. Questo Istituto ha condotto alcune sperimentazioni sulle tecnologie ottimali per recuperare la plastica da pannolini, dai mozziconi di sigaretta e da plastiche dure. Le sperimentazioni dimostrano che i pannolini conferiti in discarica o in un inceneritore, in realtà potrebbero essere indirizzati verso filiere diverse recuperando risorse e diminuendo le emissioni di inquinanti atmosferici. Inoltre, sono già disponibili tecnologie per il recupero della plastica dei pannolini.
Eppure ci sono alternative al pannolino usa e getta.
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I pannolini lavabili
Da un po’ di anni sono disponibili sul mercato dei kit di pannolini lavabili, generalmente composti di cotone, o altri tessuti lavabili e riutilizzabili. L’utilizzo dei pannolini lavabili mirerebbe a ridurre la produzione di rifiuti legati ai pannolini, difficili da smaltire e largamente consumati a cominciare dagli anni ’70 del Novecento.
Esistono diverse tipologie di pannolini lavabili. Lo shopping online offre una vasta gamma con set completi in offerta, generalmente da 6 pannolini, al costo di circa 50 euro.
Ecco le principali categorie.
- Pannolini lavabili e riutilizzabili composti da una parte interna assorbente, alla quale va sovrapposta una mutandina impermeabile.
- Pannolini con la parte interna assorbente e quella esterna impermeabile cucite insieme, formando un solo pezzo.
- Ci sono versioni alternative in cui a uno strato esterno in poliuretano laminato (PUL) è cucita una parte interna in pile, e sono dotati di una tasca nella quale si inseriscono uno o più inserti assorbenti, a seconda delle necessità di assorbenza.
I tessuti di cui sono composti possono essere naturali o sintetici: i primi più adatti a pelle sensibili e meno suscettibili a reazioni allergiche, i secondi più drenanti.
Esistono inoltre veli raccogli feci, foglietti piuttosto spessi generalmente di cellulosa che possono essere usati con tutte e tre le tipologie e con ogni tipo di tessuto.
Pannolini lavabili: come funzionano
Modelli a parte, tutti i pannolini lavabili sono formati da una parte assorbente e da una parte che fa da barriera per renderli impermeabili.
In genere sono a taglia unica ma regolabili con laccetti e bottoncini, in modo da adattarli alla crescita.
Ci sono numerosi tutorial in rete, di facile comprensione, su come avviene il cambio pannolino. Dopo il cambio, è consigliabile un ciclo di tre lavaggi. Il primo lavaggio andrebbe effettuato con poco detersivo a a 60° C programma cotone. I successivi due lavaggi andrebbero fatti alla stessa temperatura ma senza detersivo, così da rimuovere ogni residuo.
Quanto si può risparmiare?
Intanto ci guadagna l’ambiente. Per le tasche, invece, si stima che nei 3 anni circa di utilizzo si riescano a risparmiare oltre 1300 euro.
Ma vi sono anche altri vantaggi:
- Proteggono la pelle del neonato grazie al cotone o bambù di cui sono composti.
- Sono più comodi grazie alle stoffe naturali e traspiranti.
- Sono ecologici.
Lo svantaggio?
Richiedono più lavoro di quelli usa e getta, soprattutto nei primi mesi di vita del neonato a cui bisogna cambiarli molto spesso. Tuttavia, nei forum di discussione a tema, alcune mamme suggeriscono soluzioni alternative, come quella di adottare un sistema misto con l’utilizzo di pannolini usa e getta in alcune occasioni e situazioni, e pannolini lavabili e riutilizzabili in altre, magari più tranquille. Come sempre, basta solo organizzarsi.