La strana concezione della garanzia di onlinestore

Un lettore compra un modem su onlinestore e scopre che non funziona. Il negozio online, però, non accetta il reso “per motivi di igiene” e gli propone una farraginosa procedura per il diritto di recesso. Come stanno le cose in questi casi ce lo spiega Raffaella Grisafi di Konsumer Italia

Caro Salvagente, ho acquistato un modem 4g da onlinestore con la comodità di poterlo pagare in 4 comode rate mensili. Il problema è che non risulta funzionante e quì è cominciato il calvario: l’azienda all’inizio mi ha risposto che non poteva accettare il reso per problemi di igiene (neppure fossero mutande indossate…) e si avvale solo del diritto di recesso entro i 14 giorni, facendoti compilare un modulo online e poi autorizzandoti via mail (sempre se ti autorizzano) alla restituzione del prodotto e ad allegare un modulo al pacco (che sulla mail non è stato allegato) restituendo il prodotto a tue spese.
Se il prodotto arriva nel negozio del venditore in condizioni integre (e quì non si capisce cosa intendono per integre perché io ho il diritto di aprire il prodotto e provarlo) ti restituiscono i soldi, ma sempre dopo 14 giorni dall’arrivo della merce. È corretto?

Angelo Fragomeni

Caro Angelo, abbiamo dato un’occhiata anche noi alle condizioni pubblicate da onlinestore e possiamo subito dire che ci sembra che confonda un po’ il diritto di recesso con la garanzia.

Diamo dunque la parola, per spiegare diritti dei consumatori e obblighi delle aziende, all’avvocato Raffaella Grisafi di Konsumer Italia, che abbiamo coinvolto sulla base della sua segnalazione.

Il bello del codice del consumo è che l’impresa può inventarsi quello che vuole ma ciò che la legge prevede, si applica comunque ed a prescindere.
Dunque in questo caso opererebbe la garanzia di conformità che non devono peraltro ostacolare.
Per quanto riguarda il recesso non mi pare che al caso di specie si applichino le eccezioni che lo escludono ex lege dunque potrebbe anch’esso essere esercitato dal cliente come mero ripensamento e a prescindere dal difetto. Quanto ai tempi di restituzione delle somme il venditore è obbligato a rimborsare il consumatore entro 14 giorni dal ricevimento della comunicazione del recesso.
Ma il venditore non decide se il consumatore può esercitare il recesso: non fa valutazioni di ammissibilità. Lo recepisce o meno e deve evitare di predisporre procedure farraginose che si traducano in un ostacolo a tale diritto.
L’integrità si misura con il fatto che il modem non deve essere stato manipolato in modo da diminuirne di valore.
In tal caso tuttavia sembra più sussistere un diritto alla garanzia legale.