Decreto bollette: 5,5 miliardi per stop a oneri di sistema e allargamento bonus sociale

BOLLETTE STANGATA

Le commissioni Ambiente e attività produttive della Camera hanno dato il via libera al disegno di legge di conversione del decreto bollette.

 

Le commissioni Ambiente e attività produttive della Camera hanno dato il via libera al disegno di legge di conversione del decreto bollette. Le misure stanziate dal dl ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 per fare fronte al caro energia. Tra le decisione incluse la cancellazione degli oneri di sistema per le utenze domestiche per il secondo trimestre e il potenziamento del bonus sociale. Come riporta l’Ansa, la restante parte va a sostegno delle filiere produttive più in difficoltà in questa fase. Sono previste inoltre liberalizzazioni per le rinnovabili e l’aumento della produzione di gas nazionale. Il decreto arriva in Aula a Montecitorio lunedì 11 aprile.

L’aiuto per l’industria energivora e per le rinnovabili

Il Gestore dei servizi energetici Gse comprerà energia dagli impianti rinnovabili con contratti di ritiro e vendita di lunga durata, pari ad almeno tre anni, e la destinerà con prezzi agevolati in priorità ai clienti industriali energivori, alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna. Lo prevede l’emendamento Energy release al decreto bollette approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera. L’emendamento ha “il fine di garantire la piena integrazione e remunerazione di medio termine degli investimenti in fonti rinnovabili nel mercato elettrico” e di “trasferire ai consumatori” i benefici di questa integrazione.

La scommessa del Banco dell’energia per le bollette

Due milioni di euro da raccogliere entro il 2024 per contrastare la povertà energetica: è l’obiettivo del Banco dell’energia, la onlus nata con la volontà di sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale. Il piano di sviluppo è stato presentato oggi a Roma dove si è riunito il board dei firmatari del ‘Manifesto contro la povertà energetica’ a cui hanno aderito anche Edison, Terna e Wit, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Francesca Rava, Banco Alimentare e Ircaf (Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione). Nell’occasione è stato fatto anche il punto su quanto realizzato da dicembre, quando il Banco dell’energia ha assunto una prospettiva nazionale.