Caro energia, stop alle modifiche unilaterali dei contratti

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Il decreto Aiuti Bis appena approvato dal Cdm prevede tra le altre cose lo stop alle modifiche unilaterali dei contratti, metodologia che “obbliga” gli utenti ad accettare anche solo con tacito assenso le modifiche da parte di operatori di luce e gas

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto aiuti bis che interviene su alcuni importanti ambiti, tra cui il contrasto al caro-energia e carburanti e all’emergenza idrica, il sostegno agli enti territoriali, il rafforzamento delle politiche sociali per tutelare il potere d’acquisto, il rilancio degli investimenti.

Quanto ai rincari nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale e dei carburanti, il decreto interviene innanzitutto rafforzando il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, tutelando i clienti vulnerabili nel settore del gas, sospendendo le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas.

In secondo luogo, il decreto azzera gli oneri generali di sistema nel settore elettrico anche per il quarto trimestre 2022 e riduce l’Iva per le somministrazioni di gas metano per combustione per usi civili e industriali nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022. Inoltre, sempre per il quarto trimestre 2022, l’Arera provvederà a mantenere inalterati gli oneri generali di sistema nel settore del gas in vigore nel terzo trimestre.

Cosa sono le modifiche unilaterali

Al momento per luce e gas vige la modifica unilaterale del contratto per cui il fornitore può variare a sua discrezione il contratto decidendo cambiamenti ed approvandoli previa comunicazione e tacito assenso del cliente, con il decreto aiuti-bis questo dovrebbe decadere.

Questa avviene quando si vogliono variare delle condizioni già stipulate: come suggerisce il nome la variazione non è soggetta a contrattazione. Il fornitore può cambiare il contratto senza un valido motivo, così è come diritto dell’utente rifiutare la proposta.
Questo avviene nell’ambito del libero mercato, infatti per il cliente non è un vincolo e può scegliere una tariffa e un operatore di luce e gas che ritiene più convenienti.

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Importante sapere che vige il tacito assenso: se si vuole rescindere senza penali deve essere inviata una comunicazione via fax o raccomandata entro 30 giorni.

“Se fino a qualche mese nel settore energetico non era una pratica diffusa, riservata maggiormente ai contratti telefonici, oggi quasi la totalità degli oltre 500 operatori ha modificato le sue condizioni contrattuali” spiega al Salvagente Valentina Masciari,  legale di Konsumer Italia e esperto del settore energia, aggiungendo “soprattutto i gestori che avevano tariffe fisse hanno dovuto ritoccare i listini perché le stesse erano diventate insostenibili”.

La novità

Eliminare – seppur a tempo determinato (fino al 30 aprile 2023) – la possibilità per i fornitori di cambiare le condizioni ed adeguarsi ai continui aumenti della materia prima, è svolta importante che garantisce più stabilità ai contratti da fornitori e clienti, tutelando maggiormente la stabilità dell’utente finale. “Fermo restando che si tratta di una misura a tempo – ci spiega Valentina Masciari – è certamente una misura che può aiutare a tenere sotto controllo le spese delle famiglie. A maggior ragione giova il fatto che si tratta di una misura retroattiva estesa a tutte quelle modifiche unilaterali che non sono già entrate in vigore”