Infiammazioni, colite, bruciore… Ecco i cibi che aiutano

INFIAMMAZIONI COLITE BRUCIORE

Infiammazioni e alimentazione. Ognuno ha la sua ricetta per controllarle e non aggravarle, ma non sempre quello che si ritiene un aiuto lo è davvero. Per questo l’appuntamento settimanale dei Miti Alimentari, ha deciso di prendere in considerazione alcune tra le convinzioni comuni, in questo campo.

Soffro di una leggera colite. Preferisco usare cibi già pronti così non ho sorprese in tavola

FALSO Queste malattie come la colite, sono considerate infiammatorie e non dipendono da virus o da batteri, ma si possono aggravare se si abusa di pasti pronti o di prodotti troppo manipolati. La presenza di additivi, di conservanti o di esaltatori di sapidità nei piatti e nelle salse pronte è necessaria per i prodotti, ma ciò peggiora lo stato dell’infiammazione per esempio a livello intestinale. Spesso a tutto questo si somma l’alcool in eccesso, sia vino che superalcolici, i quali aumentano il livello di infiammazione. Queste condizioni accrescono le probabilità di ammalarsi di diabete o di malattie cardio-vascolari. È chiaro che occorre ridurre il consumo degli alimenti pro-infiammatori come gli snack, i prodotti troppo manipolati, i dadi per minestra, gli insaccati vari e i grassi saturi in generale. Una protezione da considerare per difendersi è quella di preferire l’olio extravergine d’oliva e di consumare frutti di bosco, pesce azzurro, noci e mandorle,  tutti alimenti considerati naturalmente degli antinfiammatori e protettivi.

Per controllare l’infiammazione intestinale ho imparato a usare e ad apprezzare in cucina l’uso delle varie spezie

VERO Quasi tutte le spezie presenti sulla nostra tavola, sia le più comuni che quelle più recenti come ad esempio la curcuma, hanno un effetto più che positivo sul nostro stato di salute per il loro contenuto di antiossidanti che contrasta efficacemente l’infiammazione cronica. Quest’ultima è figlia sciagurata degli attuali stili di vita stressanti a cui siamo tutti sottoposti. L’azione delle spezie, ma anche di altri alimenti antinfiammatori, è di scudo per l’organismo riducendo al minimo gli effetti della “scottatura” ovvero dell’infiammazione. È chiaro che l’alimentazione va inserita in un discorso più ampio di riduzione dei fattori di stress e di miglioramento dello stile di vita in generale. Fare queste scelte e dedicare più tempo a noi stessi darà rapidi vantaggi sullo stato di benessere e a lungo termine sulla salute in generale.

Il bruciore allo stomaco posso prevenirlo o tamponarlo anche con una alimentazione giusta e adeguata

VERO Sarebbe vantaggioso, per ridurre il bruciore gastrico, consumare piatti più semplici e poveri di grassi e inutili calorie. Inoltre, è bene cucinare con calma e in modo meno stressante gli alimenti dunque preferire i lessi o gli stufati che sono certo meno aggressivi per la nostra mucosa gastrica. In aggiunta a quanto detto, è bene ridurre e non abusare di alimenti troppo zuccherati, di bevande alcoliche o gasate ed evitare  bevande troppo acide come il caffè vecchio e riscaldato, ottimo per liberarsi elegantemente di un ospite sgradito, anziché fatto di fresco. La stessa frutta, se troppo acerba, contiene degli acidi organici che come si deduce dal loro nome, tendono a irritare una zona molto sensibile come può essere la mucosa dello stomaco. Un consiglio da valutare, oltre che ridurre i fattori collegati allo stile di vita come stress, traffico o l’eccessiva aggressività, è adottare un’alimentazione più ricca in cereali, in verdure e in cibi semplici. In conclusione, il rimedio giusto resta sempre e comunque quello di volersi più bene di quanto forse pensiamo di meritare.

Ho letto che la frutta secca possiede proprietà salutistiche eccellenti per il mio intestino. Posso sceglierne qualunque tipo?

FALSO Le arachidi sono un tipo di frutta secca che intrinsecamente ha  elevate probabilità di essere allergenica. In poche parole, il nostro organismo riconosce le proteine delle arachidi come estranee e quindi per evitare il contatto sia diretto che indiretto viene attivato il sistema immunitario che fra l’altro tende a irritare la parete dell’intestino. Questo tipo di attivazione scatena una risposta infiammatoria che non sempre è desiderabile. Volendo scegliere un tipo di frutta secca, le mandorle rappresentano un vero tesoro di vitamina E, di vitamine del gruppo B, di minerali per le nostre ossa e di fibre che aiutano invece in modo positivo il nostro intestino a lavorare meglio.

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Per concludere una cena scelgo sempre una tisana calda

VERO Prepararci una tisana o una semplice bevanda calda come il “canarino” con delle scorze di limone non trattato messe in acqua bollente per due-tre minuti è un buon digestivo. Bevendola si aiuta la digestione. In altre parole, sfruttiamo gli oli essenziali degli agrumi che fanno produrre alla mucosa gastrica sia acido cloridrico, quindi del succo gastrico, che enzimi come le peptine permettendo così una digestione migliore e anche una motilità dell’intestino più efficace. Una soluzione più completa è una tisana calda dove si aggiungono alle scorzette di limone un paio di pezzi di radice di zenzero fresco. In mancanza si può ovviare con una limonata calda, ma con efficacia minore per la mancanza degli oli essenziali.

Soffro di irritazione al colon e debbo stare alla larga da legumi e alimenti ricchi di fibre

VERO Le fibre sono certamente un valore aggiunto per la nostra dieta e la nostra salute se ne mangiamo circa 25-30 grammi al giorno. Al contrario introdurne di più provoca qualche svantaggio come ad esempio un senso di gonfiore all’addome oppure dei casi anche di colite che non sono augurabili a nessuno. Circa il 20% degli italiani soffre di forme di colon irritabile e specie negli anziani ci sono delle difficoltà ragion per cui consultare gli specialisti del settore è cosa saggia. Le fibre non sono del tutto trasformate dal nostro microbiota e tendono a fermentare formando dei gas e questo accade di più se non sono introdotte con gli alimenti.