Il Tar del Lazio ha annullato le multe che l’Antitrust aveva comminato nel 2019 alle principali imprese della grande distribuzione (Coop Italia- 220mila euro, Conad- 290mila euro, Esselunga- 50mila euro, Eurospin – 50mila euro, Auchan – 20mila euro e Carrefour – 50mila euro) per aver imposto ai propri fornitori il reso del pane rimasto invenduto.
Secondo il tribunale amministrativo, che ha accolto il ricorso presentato dalle insegne, le sanzioni dell’Antitrust si fondano “su un quadro probatorio estremamente carente, basato essenzialmente su risposte di contenuto variegato e fornite da un numero limitato dei panificatori, ricorrendo a un’indagine di tipo presuntivo e non idonea a dimostrare l’esistenza di una deliberata strategia aziendale, volta all’imposizione ai fornitori dell’obbligo di ritiro del pane invenduto”.
Le istruttorie dell’Antitrust erano state aperte dall’Antitrust a settembre 2018 su segnalazione della principale associazione nazionale di panificatori, Assipan-Confcommercio Imprese per l’Italia. La pratica si inquadra in una situazione di significativo squilibrio contrattuale tra le catene della GDO e le imprese di panificazione (imprese artigiane con pochi dipendenti), spiega l’Agcm, secondo cui “In tale contesto, l’obbligo di ritiro dell’invenduto rappresenta una condizione contrattuale posta ad esclusivo vantaggio delle catene della grande distribuzione e determina un indebito trasferimento sul contraente più debole del rischio commerciale di non riuscire a vendere il quantitativo di pane ordinato e acquistato”.
La prassi descritta costringe i panificatori a farsi carico, oltre che del ritiro della merce, anche del suo smaltimento quale “rifiuto” alimentare, in quanto l’interpretazione comunemente attribuita alla normativa vigente impedisce qualsiasi riutilizzo del pane invenduto a fini commerciali e persino la sua donazione a fini umanitari con un elevatissimo spreco di prodotto. Si consideri che ogni giorno in Italia si buttano 13mila quintali di pane fresco, e una grossa parte di questo numero impressionante viene proprio da questa pratica.