Il fruttosio, se utilizzato in grandi quantità nella dieta come accade spesso ai bambini, potrebbe impedire il corretto funzionamento del sistema immunitario. E siccome viene utilizzato come dolcificante in tantissimi prodotti, dalle bevande zuccherate alla marmellata, oltre ad essere naturalmente presente nella frutta stessa (ma con effetti molto diversi, visto che è associato alle fibre), i risultati dello studio dell’Università di Swansea, pubblicato su Nature Communications, non vanno presi sotto gamba.
Lo studio
Secondo i ricercatori dell’Università gallese, un’eccessiva assunzione di fruttosio, infatti, stimola l’infiammazione nel sistema immunitario e questo processo fa sì che si producano molecole più reattive associate all’infiammazione stessa. Questa reazione può portare al danneggiamento di cellule e tessuti e contribuire a far sì che organi e sistemi del corpo non funzionino come dovrebbero e potrebbe portare a malattie. Era già noto il legame tra l’assunzione massiccia di fruttosio e obesità e diabete di tipo 2. Ma questo nuovo studio porta anche a una maggiore comprensione dei meccanismi tramite i quali il fruttosio potrebbe essere collegato proprio al diabete e all’obesità.
Il rischio di problemi per il fegato
A raccontare al Salvagente di un altro rischio pesante legato al fruttosio, è stata Debora Rasio, oncologa e nutrizionista dell’Azienda Ospedaliera S. Andrea di Roma: “Il bambino, più di chiunque altro deve mangiare bene e invece spesso è proprio il componente della famiglia a cui vengono dati gli alimenti peggiori”. È, infatti, lo zucchero più tossico per il fegato, anche se siamo portati a pensare che, essendo presente nella frutta, sia invece prezioso per la crescita del nostro bambino. Rasio spiega: “Il fruttosio nella frutta è legato alla fibra solubile che ne rallenta l’assorbimento, ed è bilanciato da antiossidanti e vitamine che proteggono il fegato mentre lo metabolizza. Nei succhi, invece, mancano i giusti antidoti e il fruttosio in forma liquida arriva immediatamente al fegato, che di fronte a questa sovrabbondanza non ha mezzi per difendersi”.
Gli effetti sui bambini
Con quali effetti? Spiega la Rasio: “Il fegato è costretto a lavorare intensamente, producendo una grande quantità di stress ossidativo all’interno delle proprie cellule e trasforma l’eccesso di fruttosio in grassi. In questo modo il bambino sviluppa un fegato grasso, una condizione che in medicina viene definita steatosi epatica e che denuncia il malfunzionamento dell’organo. Così anche la glicemia tende ad alzarsi. Da fuori vedremo un bambino magari non grasso, ma con la pancia, il segno classico di un meccanismo di insulino-resistenza”. Dunque, meglio scegliere le merendine e le bevande senza fruttosio aggiunto, quando possibile.