Il test tedesco: microplastiche nelle acque minerali rilasciate dalle bottiglie di Pet

acque

Che l’acqua fosse contaminata da microplastiche è un dato che più ricerche in passato hanno rivelato. Quello di nuovo che ci conferma il test commissionato dalla rivista tedesca Öko-test, è che una buona parte di cessioni avviene direttamente dal contenitore, ossia dalla bottiglie in plastica (Pet). La rivista tedesca per la tutela dei consumatori Öko-test ha inviato al laboratorio di analisi 71 campioni di acque minerali delle varietà naturale e frizzante. Tra queste vi erano anche dieci bottiglie in vetro. Come riporta il Ctcu, il laboratorio commissionato dalla rivista ha applicato un nuovo metodo di esame (SingleParticle-ICP-MS), analizzando e contando le particelle microplastiche contenenti antimonio. L’antimonio, un semimetallo, è infatti utilizzato nella produzione del Pet (polietilene tereftalato). Nel 44 % dei campioni provenienti da bottiglie in Pet sono state rilevate particelle di plastica contenenti antimonio.

I numeri

all’acqua minerale e al confronto tra 25 marche di frizzanti e effervescenti naturali è dedicato il test di copertina nel numero di agosto del Salvagente, acquistabile in edicola e online. In laboratorio abbiamo cercato residui di pesticidi, metalli pesanti e nitriti. Le acque sono risultate pulite… ma non limpide. Il numero è acquistabile qui.

Il contenuto più elevato è stato riscontrato in acque minerali naturali provenienti da bottiglie in Pet a perdere. In quattro di queste bottiglie, l’acqua conteneva più di 100.000 particelle di plastica per litro e il valore più alto riscontrato era di 500.000 particelle per litro. Dallo studio non è emerso, però se la perdita di microplastiche si verifichi durante la produzione oppure durante lo stoccaggio.

Gli effetti sull’organismo

Riguardo gli effetti dell’accumulo di microplastiche nell’ambiente e negli organismi viventi, anche quello umano, la scienza non ha ancora una posizione univoca. Secondo alcuni studio, però, l’assunzione di microplastica può causare infiammazioni nell’uomo, ad esempio nella pelle e nei polmoni. Il Centro Tutela Consumatori Utenti consiglia ancora una volta di bere l’acqua del rubinetto. “L’acqua del rubinetto è un vero e proprio alimento a km 0,  disponibile in ogni casa e in qualsiasi momento, a basso costo e senza imballaggi”, afferma Silke Raffeiner, l’esperta di alimentazione del Ctcu. “L’acqua minerale ha un costo di gran lunga superiore di quella del rubinetto. Inoltre, inquina molto di più l’ambiente, in particolare attraverso la produzione di materiali da imballaggio, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti”.

Il test del Salvagente sulle minerali con le bollicine

E proprio all’acqua minerale e al confronto tra 25 marche di frizzanti e effervescenti naturali è dedicato il test di copertina nel numero di agosto del Salvagente, acquistabile in edicola e online. In laboratorio abbiamo cercato residui di pesticidi, metalli pesanti e nitriti. Le acque sono risultate pulite… ma non limpide. Sono tanti infatti i lati opachi del mercato delle acque minerali, dalle concessioni a prezzi irrisori, all’impatto ambientale, fino ai claim pubblicitari che fanno leva su luoghi comuni da sfatare.

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