“Il voucher di Easyjet vale poco più della metà del biglietto”

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Non finiscono i guai e i reclami dei consumatori da quando le compagnie aeree stanno mettendo in atto la strategia dei voucher per coprire i tanti voli cancellati. A segnalarci un’importante anomalia, questa volta, è una lettrice del Salvagente, Alice Dalla Vecchia: “Mio marito circa un’anno fa ha acquistato dei voli Easyjet per un valore totale di € 649,00 da effettuarsi nel nel mese di giugno 2020 e cancellati dal vettore a fine maggio. Ci è stata praticamente data come unica possibilità la riscossione di un voucher entro i 30 giorni dalla data di cancellazione, che sono scaduti un paio di giorni fa”. E già qui registriamo un passo falso del vettore: non è previsto dalla legge alcun limite per riscuotere il voucher a partire dalla data di cancellazione. Ma come se non bastasse, Dalla Vecchia aggiunge il dato più sorprendente: “Abbiamo accettato il voucher e ci è stata inoltrata una mail con indicati i riferimenti ed il valore del buono che però ha un importo di €389,00. È corretto? Non dovrebbe essere di importo uguale a quanto speso? E per quanto riguarda il rimborso, è possibile convertire il voucher in rimborso?”.

Come reclamare

Partiamo dall’ultima domanda: come l’Enac ha detto chiaramente, per cancellazioni non direttamente ricollegabili all’emergenza Covid, i viaggiatori hanno diritto al rimborso in denaro. Dunque, in punta di diritto, trattandosi di un volo Venezia-Amburgo che sarebbe dovuto partire il 3 giugno, primo giorno di apertura dello spazio aereo europee per tutti, la signora avrebbe diritto al rimborso. Detto questo, dopo aver visualizzato sia i documenti relativi alla prenotazione che la mail di Easyjet con l’importo restituito sotto forma di voucher, confermiamo la discrepanza di numeri. La risposta per la signora Dal vecchio è senza dubbi che il voucher deve avere un importo pari o superiore al costo del biglietto, comprensivo di tutte le spese accessorie (tasse, precedenza imbarco, bagagli ecc). Le consigliamo dunque di inviare un reclamo via raccomandata A/r o via Pec all’azienda, e in caso di nessuna risposta rivolgersi all’Enac, o a un’associazione di consumatori, o uno dei tanti siti di assistenza legale gratuita ai passeggeri di voli.