“Ryanair mette l’aeromobile davanti ai buoi. Che i consumatori possano tornare a volare é un auspicio di tutti e sono meritevoli i tentativi i tal senso, ma a stabilirlo, e come, saranno le Autorità nazionali e internazionali preposte e non una o più compagnie”. Carmelo Calì, responsabile trasporti e turismo di Confconsumatori commenta così l’intenzione della compagnia irlandese di ripartire dal 1° luglio con il 40% dei voli con nuove misure di sicurezza ma senza distanziamento minimo tra passeggeri. Calì fa riferimento alle “Autorità governative, ivi comprese quelle sanitarie e le Autorità del trasporto aereo” come uniche depositarie del diritto di imporre, per esempio, un distanziamento minimo di un metro tra un passeggero e l’altro.
Enac: decide il governo
E infatti, lo stesso Ente nazionale aviazione civile (Enac), risponde al Salvagente: “Le misure di sicurezza relative all’emergenza Coronavirus vengono assunte dal Governo, sulla base delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico. L’Enac comunica quindi agli operatori le misure decise dal Governo”. E almeno fino al 17 maggio, vale quanto scritto nell’allegato 9 del Dpcm del 26 aprile, nell’allegato 9: “obbligo di distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aeromobili”. Non è chiaro cosa decreterà il governo da qui a luglio, ma Calì spiega: “Per i voli all’interno di uno stato quelle nazionali e per i voli tra stati un coordinamento tra le varie autorità nazionali. Quando saranno emanati tali provvedimenti, come peraltro sostiene la stessa Ryanair che si augura che i vari governi possano trovare un accordo, si potranno fissare le disposizioni operative a cui tutti, non solo le compagnie, dovranno attenersi ed i passeggeri potranno avere la certezza di poter tornare a volare”.
Rischio overbooking
Il responsabile trasporti di Confconsumatori si chiede poi quali sarebbero le conseguenze pratiche della scelta di Ryanair: “Se un volo ottiene tutte le prenotazioni possibili ed é pieno si farà volare tutti i passeggeri con buona pace del rispetto delle distanze? Oppure si procederà per ogni singolo volo a negati imbarchi per una parte consistente dei passeggeri?” Per Calì, i passeggeri potrebbero ritrovarsi a subire il danno e la beffa. Infatti qualora il volo che avranno acquistato venga successivamente cancellato per le disposizioni nel frattempo adottate dalle varie Autorità, cosa farebbe Ryanair, si appellerebbe alla normativa nazionale, come sta facendo adesso, che consente al posto del rimborso delle somme, un voucher con scadenza annuale?
L’Italia spinge per distanziamento in tutta Ue
Intanto in Ue si sta trattando per arrivare a delle regole condivise per gli spostamenti aerei in tempi di coronavirus. L’Italia che chiede che sia rispettato il distanziamento a bordo ma non è detto che non prevalga l’interesse delle compagnie che pensano solo all’aspetto economico della faccenda.