Caro Salvagente, il 25/11/2019 mi è stato sostituito il contatore del gas, ancora funzionante,con uno elettronico da parte della società Italgas di Torino,dopo una mia chiamata per una piccola perdita di gas dovuta alla usura della guarnizione della manichetta posta in casa, quella che serve per aprire/chiudere il flusso gas ai fornelli.
Ho accettato la sostituzione,anche se mi pare che per legge non sia obbligatorio ed ho rilevato i consum.
A quel punto faccio come al solito l’autolettura e la invio al mio gestore che è Edison Energia. A gennaio 2020 non vedo sul sito del gestore alcuna emissione di fattura e la cosa mi stupisce.
Il 30 gennaio effettuo la nuova lettura col contatore nuovo e la invio al gestore.
Oggi leggendo sulla vostra rivista alcune lamentele per problemi con i contatori del gas, scopro che la fatturazione deve avvenire entro 45 gg. dall’ultima emissione della fattura.
A questo punto vado sul sito del mio gestore e scopro che la prossima fattura è prevista per febbraio 2020, ben oltre i 45 gg. previsti.
Cosa posso fare per gestire nel migliore dei modi la situazione?
Marco Romagnoli
Caro Marco, abbiamo chiesto un approfondimento a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione di consumatori Konsumer Italia. Ecco cosa ci risponde.
Il contatore è di proprietà del distributore; una volta accertato un mal funzionamento, il gruppo di misura va sostituito. Ha fatto comunque bene il Sig. Romagnoli a fare l’autolettura relativa alla chiusura di quel contatore, e ad inviarla al proprio fornitore, così potrà verificare che i conteggi che verranno fatti sui consumi di quel periodo, saranno corretti. Il nuovo contatore partirà da una lettura pari a zero e quindi da questo momento partiranno gli addebiti dei consumi con il nuovo apparato.
Relativamente all’aspetto dell’emissione della fattura, che ricordo va emessa non oltre 45 giorni solari dall’ultimo giorno di consumo fatturato, purtroppo, abbiamo visto che possono esserci problemi di fatturazione che portano ad allungare i tempi di emissione delle fatture stesse. Concretamente, più che sollecitare l’emissione e monitorare l’andamento, non si può fare.
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Altro è l’aspetto dell’indennizzo previsto in caso di ritardo, indennizzo che, anche se poca cosa visto che arriva a un massimo di 60 euro, dovrebbe essere automatico ma che nella maggior parte dei casi, va chiesto esplicitamente dal cliente.