Obesità infantile, Lidl Gran Bretagna: “Via gli animali da confezioni di cereali”

In Gran Bretagna, Lidl si è impegnata a rimuovere i personaggi dei cartoni animati da tutti gli imballaggi di cereali a marchio proprio per contrastare l’influenza sull’obesità infantile di marketing di questo tipo. Come riporta FoodNavigator, entro la primavera del 2020, la catena avrà introdotto un nuovo marchio senza cartoni per la sua gamma di cereali Crownfield, che comprende anelli di miele, riso al cioccolato, fiocchi glassati, scatti di riso, gusci di cioccolato e cornflakes al miele e arachidi. Georgina Hall, responsabile della responsabilità sociale delle imprese di Lidl GB, ha dichiarato: “Vogliamo aiutare i genitori di tutta la Gran Bretagna a fare scelte sane e informate sul cibo che acquistano per i loro figli”, e ha aggiunto di essere consapevole del fatto che le immagini di animali simpatici e colorati sulla confezione possono “causare dure battaglie tra gli scaffali” tra genitori e figli e che la nuova politica allevier “alcune delle pressioni che i genitori devono affrontare”.

Dati allarmanti

L’obesità infantile è prevalente e colpisce circa il 16% dei bambini di età compresa tra 2-15 anni nel Regno Unito. Molti prodotti commercializzati per i bambini contengono alti livelli di grassi, sale e zucchero (HFSS). In un sondaggio condotto da gruppi di campagna Azione sullo zucchero, Azione sul sale e Beneficenza del Regno Unito, la campagna alimentare per bambini di Sustain, il 51% di 526 prodotti alimentari e bevande con imballaggi che farebbero appello ai bambini nei principali rivenditori del Regno Unito sono classificati come HFSS. I risultati, pubblicati a luglio 2019, hanno anche rivelato che i personaggi dei cartoni animati preferiti dai bambini come Peppa Pig e Frozen della Disney sono stati trovati su una serie di prodotti dolciari ad alto contenuto di zuccheri, yogurt, torte e snack. Secondo la British Nutrition Foundation (BNF) ci sono alcune prove che pratiche di marketing come i cartoni animati in confezione possono influenzare le scelte alimentari. Chissà se anche in Italia Lidl applicherà la stessa politica.