Caos seggiolini anti-abbandono: “Nessuno sa nulla, assurdo partire con le multe”

“Ho chiamato la polizia stradale, la questura della mia città…nessuno sa nulla, anzi negano che l’obbligo scatti già domani. Poveri noi!” il commento di Cinzia Coslovich sotto l’articolo del Salvagente che su facebook riportava l’obbligo di installare i seggiolini anti-abbandono a partire dal 7 novembre, è esemplificativo dell’umore dei cittadini che hanno appreso la notizia da un giorno all’altro.

La rabbia dei genitori

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“Come al solito i tempi sono ristretti e non fanno un margine di tempo per adeguarsi” scrive Enza D’Addato, che aggiunge “troppo brevi affinché la gente si informasse sui vari seggiolini in commercio”. Linda Zuliani è arrabbiata: “Cosa mi sta a significare? La scadenza era fissata a marzo, e io mi sono presa quindi tempo per valutare se acquistare un nuovo seggiolino comprensivo di dispositivo o solo il dispositivo. Cosa vuol dire avvisare oggi per domani?”. Di commenti così ne abbiamo registrati centinaia in poche ore. Cosa è successo, allora? Proviamo a fare chiarezza.

Cosa è successo?

Il fraintendimento nasce dalla discrepanza il Dm Infrastrutture 2 ottobre 2019 e la legge 117/2018 che prevedeva nella stessa frase 120 giorni di tempo prima dell’obbligo a partire dall’entrata in vigore del Dm (il 7 novembre, per l’appunto), e il 1° luglio scorso come data da cui cominciare a contare i 120 giorni. Insomma indicazioni poco chiare, tanto che è stata una circolare del ministero dell’Interno diramata nel pomeriggio della vigilia, 6 novembre a chiarire le idee a tutti: “le disposizioni operative del decreto ministeriale sono in vigore dal 7 novembre 2019 e, di conseguenza, dalla stessa data sono applicabili le sanzioni”. Il ministero dei Trasporti, in realtà, aveva già diramato un comunicato stampa il 29 ottobre, in cui ribadiva l’entrata in vigore del decreto il 7 novembre, ma la frase ambigua nel testo della norma e il mancato riferimento esplicito all’avvio delle attività sanzionatorie hanno contribuito a lasciare dei dubbi. Chiarito che la comunicazione è stata effettivamente poco chiara e lineare, ora non resta che correre a comprare i dispositivi.