Diverse associazioni, da quella dei farmacisti a quelle dei pazienti, chiedono un chiarimento sui falsi positivi che potrebbero portare a sanzioni pesanti chi assume ansiolitici, antidepressivi, antiepilettici e antistaminici
Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada il 14 dicembre 2024, sono sempre di più i dubbi sulla stretta “antidroga” voluta dal ministro dei trasporti Matteo Salvini. Dopo le polemichele petizioni e le minacce di class action sulle sanzioni a chi ha consumato cannabis (anche a scopo terapeutico) diversi giorni prima del controllo e si trova sanzionato come positivo, nonostante non sia in uno stato di alterazione psicofisica, oggi arriva l’allarme per chi ha assunto farmaci molto comuni: ansiolitici, antidepressivi, antiepilettici, perfino antistaminici.
Farmacieunite, sindacato di categoria, ha espresso preoccupazione, evidenziando come questi medicinali possano generare falsi positivi nei test salivari previsti dalla nuova normativa. La mancanza di linee guida precise crea confusione sia tra gli automobilisti che tra i professionisti del settore sanitario. Il sindacato ha pertanto richiesto all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di fornire indicazioni chiare per identificare i medicinali che potrebbero interferire con i test, al fine di evitare sanzioni ingiuste per chi assume farmaci a scopo terapeutico.
Sanzioni da far tremare i polsi
La riforma dell’articolo 187 prevede sanzioni severe per chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope, senza la necessità di dimostrare un’alterazione psicofisica.E le sanzioni sono tali da far tremare i polsi:
Ammenda: Da 1.500 a 6.000 euro (aumentata di un terzo se si viene fermati tra le 22 alle 7)
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- Arresto: Da sei mesi a un anno.
- Sospensione della patente: Da uno a due anni; la durata è raddoppiata se il veicolo non appartiene al conducente.
- Revoca della patente: In caso di recidiva nel triennio o se il conducente è un neopatentato.
- Confisca del veicolo: Disposta con la sentenza di condanna, salvo che il veicolo appartenga a persona estranea al reato.
Se il conducente provoca un incidente stradale, infine, le pene sono raddoppiate e la patente è sempre revocata.
“Serve un chiarimento”
Anche la Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) e la Federazione Italiana Epilessie (FIE) hanno sollecitato chiarimenti ai ministeri competenti, sottolineando che alcuni farmaci utilizzati nel trattamento dell’epilessia potrebbero rientrare nella categoria delle sostanze psicotrope. Hanno evidenziato che l’assunzione cronica di questi farmaci, sotto controllo medico, non compromette le capacità di guida e che la normativa attuale potrebbe penalizzare ingiustamente i pazienti.
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato l’istituzione di un tavolo tecnico per affrontare queste problematiche e fornire chiarimenti sulle sostanze considerate vietate durante la guida. Nel frattempo, è consigliabile che gli automobilisti consultino il proprio medico o farmacista per ottenere informazioni sui farmaci assunti e sui possibili effetti alla guida. È fondamentale leggere attentamente il foglio illustrativo dei medicinali, spiegano gli esperti, pur sapendo che oramai si tratta di una vera e propria minienciclopedia degli effetti collaterali, e prestare attenzione alle avvertenze relative alla capacità di guidare veicoli.