Tra novembre 2018 e il 27 ottobre 2019 il batterio New Delhi, come riporta l’ultimo aggiornamento dell’Ars, l’Agenzia regionale di sanità, è stato isolato nel sangue di 129 pazienti ed è stato letale nel 33% dei casi. Rispetto al precedente bollettino i casi di contagio sono in aumento, passando da 90 a 129, cosi come i decessi probabilmente legati al letale batterio: da 36 i casi di decesso sono saliti a 42.
Scrive l’Ars il 30 ottobre scorso: “Tra novembre 2018 e il 27 ottobre 2019 i batteri NDM sono stati isolati nel sangue di 129 pazienti. I casi sono risultati letali nel 33% dei pazienti con sepsi (non necessariamente si tratta di decessi dovuti all’infezione specifica), percentuale paragonabile alla letalità per questa condizione causata da altri batteri resistenti agli antibiotici carbapenemici”.
L’Ars, precisa in una nota, partecipa all’unità di crisi, costituita a maggio 2019 dall’assessorato alla Salute della Regione Toscana, per monitorare la diffusione significativa – in particolare nell’area Nord-occidentale della regione – di enterobatteri NDM, diffusione osservata a partire da novembre 2018. L’Ars è impegnata nel monitoraggio continuo del fenomeno, in stretta collaborazione con l’assessorato e le aziende sanitarie della Toscana.