Poche – e non sempre chiare – arrivano le prime risposte degli operatori sui rimborsi per i giorni erosi dalle bollette a 28 giorni che i gestori – almeno Wind 3, Fastweb e Vodafone (per Tim il giudizio è atteso a breve) – sono stati “condannati” a riconoscere ai consumatori da parte del Consiglio di Stato. I rimborsi devono essere automatici, ribadiscono le associazioni dei consumatori forti del pronunciamento del Consiglio di Stato, ma gli operatori, denunciano i consumatori, stanno facendo “ostruzionismo“.
Qual è la situazione ad oggi? Il Salvagente ha rivolto tre domande ai quattro gestori coinvolti nella vicenda ottenendo delle risposte che sicuramente non sgomberano il campo dai tanti dubbi ma sono una base per capire qual è lo stato dell’arte. L’impressione è che l’Agcom, l’Authority per le comunicazioni potrebbe ancora avere del lavoro da fare perché la ritrosia delle compagnie sembra ancora troppa per mettere la parola fine a un contenzioso che dura da anni.
Ricordiamo che le utenze che hanno diritto al rimborso sono quelle di telefonia fissa o fisso-mobile (le cosiddette convergenti) e che il periodo soggetto a ricalcolo e rimborso dei giorni erosi va dal 23 giugno 2017 al 5 aprile 2018 (giorno dal quale la fattura è tornata a 30 giorni). Ecco cosa ci hanno risposto le compagnie anche per chi nel periodo interessato ai rimborsi ha cambiato gestore:
Come avverranno i rimborsi per chi è ancora vostro cliente e non ha scelto offerte compensative? In maniera automatica o servirà una richiesta?
Vodafone garantisce la restituzione dei giorni erosi agli utenti di rete fissa e convergenti. I clienti interessati, oltre ad essere informati tramite sito, riceveranno una comunicazione in fattura e potranno effettuare la richiesta accedendo alla pagina voda.it/fatturazionemensile
Fastweb ha già messo a disposizione misure compensative per i propri clienti in linea con quanto previsto dalla delibera Agcom 269/18/CONS. Ne verranno proposte altre ai clienti interessati entro il mese di luglio tramite informativa dedicata.
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Tutti i clienti interessati possono essere rimborsati scegliendo tra diverse soluzioni. Abbiamo previsto, pertanto, un menù che contempera la possibilità di decidere se usufruire di vantaggiose soluzioni compensative oppure del rimborso tramite storno in fattura. I clienti sono stati informati in merito a questa possibilità sia con specifica comunicazione in fattura sia tramite stampa e web. Per richiedere le soluzioni compensative o lo storno in fattura, basta accedere alla propria Area Clienti web, effettuare la scelta e compilare l’apposito form on line. Maggiori informazioni qui: Wind e Tre .
Tim prende atto della decisione del Consiglio di Stato sui ricorsi degli altri operatori. Tim resta comunque in attesa di conoscere l’esito del proprio ricorso, non essendo ancora stata fissata l’udienza del merito, sulla cui base saranno decise le opportune azioni di ottemperanza. In merito a quanto disposto dai provvedimenti Agcom, Tim conferma di aver messo a disposizione dei propri clienti un piano di compensazione alternativo e di aver predisposto l’accoglimento delle richieste di rimborso formulate dai propri clienti presso i canali conciliativi. (Corecom, anche on line via Conciliaweb, e i tavoli partitetici con le associazioni dei consumatori, ndr).
Come vi regolerete sui rimborsi a chi non è più vostro cliente?
Le modalita’ comunicate ad oggi fanno riferimento alla clientela attiva.
Fastweb sta valutando alcune modalità attraverso le quali consentire agli ex clienti di richiedere l’eventuale ristoro.
Siamo in attesa di comprendere dalle indicazioni dell’Autorità le modalità con cui si potrebbe procedere in questo particolare caso. Ciononostante, da tempo, i nostri ex clienti, che fanno richiesta tramite raccomandata, PEC o ConciliaWeb, vengono rimborsati.
(L’operatore non ha risposto nel dettaglio. Vedi la prima risposta, ndr).
Che tempi avete previsto in entrambi i casi?
Vodafone procede al rimborso mediante il riaccredito in fattura dei giorni erosi in 6 mesi ovvero in 3 fatture.
Fastweb si è già adeguata alla delibera 269/18/CONS proponendo entro le tempistiche previste soluzioni di compensazione alternative. Le ulteriori misure verranno comunicate entro fine luglio.
(L’operatore non ha risposto nel dettaglio. Le tempistiche sono possono desumere alle modalità indicate nella prima e seconda risposta, ndr).
(L’operatore non ha risposto nel dettaglio. Vedi la prima risposta, ndr).