Caro Salvagente, volevo avere un aiuto per risolvere quanto mi è successo con il mio abbonamento Tim. A giugno 2017 ho stipulato un contratto di telefonia fissa (linea telefonica e ADSL 7 Mega) nel pacchetto c’è anche l’offerta TIMVISION compresa nell’abbonamento.
L’addebito delle bollette avviene in banca quindi non ci ho mai fatto caso. A settembre per puro caso controllando la bolletta mi accorgo che da febbraio 2018 mi vengono addebitate in bolletta 2,99 € al mese per “noleggio decoder TIMvision”. Chiamo TIM al 187 per spiegare che forse c’è un malinteso e l’operatrice mi dice che io avrei ricevuto/ritirato il decoder il 06/03/2018. Né io ne nessuno dei miei familiari ha mai ritirato questo fantomatico decoder, né nessuno è mai venuto a portarcelo. Visto che Tim ha il mio numero di cellulare e mi manda tutte le offerte di questo mondo perché non mi ha avvisato dell’imminente invio del prodotto o della sua consegna?
Inutile protestare per loro la pratica è archiviata perché per loro qualcuno ha ritirato il decoder (hanno la ricevuta del corriere), ho chiesto di visionare la copia della ricevuta ma in modo molto sgarbato mi hanno detto che non era possibile. Visto che telefonicamente non risolvevo nulla ho inviato un fax ma anche in questo caso non ho ottenuto nessuna risposta e continua a comparire la voce “noleggio decoder TIMvision” .
Morale della favola: avevo stipulato un contratto che diceva 29.90 € al mese per sempre e dopo poco più di un anno mi trovo a pagare 36 € al mese. Oltretutto per un servizio che va a singhiozzo
G. Morosinotto
Caro lettore, abbiamo chiesto alla nostra preziosa esperta Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione di consumatori Konsumer Italia, una risposta. Ecco cosa ci ha scritto.
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È necessario che venga esibita da Tim al cliente, la ricevuta di consegna del plico contenente il famigerato decoder. La risposta data dal servizio clienti è inaccettabile, quindi il sig. Morosinotto, che ha già inviato un fax per contestare l’addebito di un decoder Tim Vision mai ricevuto e tanto meno richiesto, può avviare la procedura di conciliazione con Tim, per far sì che venga prodotta, dalla stessa Tim, la prova della consegna e quindi della ricevuta firmata dal cliente, così che questo abbia le dovute informazioni e, contestualmente, nello stesso procedimento, si dovrà richiedere l’annullamento dei costi in fattura del decoder Tim Vision ed il rimborso di quanto pagato fino ad ora.
Relativamente al servizio fornito al sig. Morosinotto, se questo non rispetta gli standard minimi previsti dal contratto sottoscritto, si può recedere senza penali. È necessario però prima effettuare un test di velocità della linea dati, sul sito dell’AGCOM, seguendo le istruzioni indicate. Il risultato ottenuto ha valore legale e andrà quindi esibito a Tim in caso di cessazione, per evitare, appunto, l’applicazione di costi di cessazione. Purtroppo, verranno comunque addebitate le rate del modem adsl che però, il cliente potrebbe richiedere di continuare a pagare dilazionato.
Per le rate dell’apparato Tim Vision, conviene invece avviare subito la fase di conciliazione, così, magari, riesce a risolvere il tutto prima di procedere con la cessazione.