Caro Salvagente, qualche mese fa mi hanno telefonato da Telecom (così dicevano) per propormi il cambio del contratto e insieme la vendita del modem fibra che al momento però non mi sarebbe servito, visto che ancora ho l’ADSL a 7 Mega. Ho accettato con la speranza di pagare di meno e considerando che nella mia zona la linea TIM e quella che offre maggiore velocità di banda. Alla fine, dopo 2 mesi, scopro che al mio contratto non è stata fatta alcuna variazione e nella bolletta sono presenti però le prime rate del modem. Chiamo il 187 e mi dicono che non ci sarà nessuna variazione al mio contratto e che se voglio rispedire indietro il modem a noleggio posso farlo senza problemi. Lo faccio ma le rate sono ancora presenti. Richiamo il 187 e stavolta mi dicono di mandare un fax con copia del cedolino di spedizione. Riuscirò a farmi sospendere ‘ste benedette rate? qual è il vostro consiglio? Sono stato ingenuo ma non pensavo di pagarla così cara
Alessandro Cerloni
Caro Alessandro, sono talmente tante le proteste che riceviamo sui modem di Tim che non ci pare azzardato ipotizzare che dietro il proliferare di apparecchi affibbiati a caro prezzo agli utenti ci sia qualcosa di più della voglia di chiudere i contratti di qualche call center. A ogni modo, ancora una volta, abbiamo chiamato Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia a spiegarci cosa fare in casi come questi.
Siamo di fronte all’ennesimo caso di cattiva gestione delle vendite dei contratti. L’operatore di Tim, può anche proporre la modifica contrattuale verso la nuova offerta fibra ma, prima di vincolare il cliente con nuovi apparati e quindi farli inviare, sarebbe necessario, se non indispensabile, accertarsi che la nuova tecnologia possa essere attivata, credo sia il minimo…
Tipico il caso del Sig. Cerioni, che è rimasto con la sua linea ADSL ma che ha guadagnato un modem in più. Regola vuole che sia il cliente a doverlo restituire ma è previsto anche che debba essere rimborsato per i costi di spedizione sostenuti.
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Per il problema delle rate presenti in fattura (la celerità è impressionante in alcuni casi), il lettore, deve certamente inviare una comunicazione che dimostra la restituzione del modem ma soprattutto deve contestare l’addebito delle rate e quindi le fatture in cui queste sono presenti, richiedendo da un lato, l’eliminazione di tale addebito nelle fatture future e soprattutto la restituzione degli importi già pagati.
È necessario procedere contestando tutto l’iter seguito da Tim, in quanto c’è anche il rischio, se non si solleva l’obiezione del comportamento poco corretto tenuto e del fatto che il modem non serve visto che non è stata attivata l’offerta fibra e che quindi le rate sono illegittime, che nel momento in cui recepiscano la restituzione del modem in questione, vadano ad addebitare tutte le rate residue in un’unica soluzione.