Una ricerca che spaventa. Perché rivela che alcuni pesticidi (in particolare nella famiglia dei cosiddetti neonicotinoidi) non solo si trovano nell’acqua potabile ma possono dare vita, grazie ai trattamenti di clorazione, ad altre sostanze molto, molto più pericolose. E spesso non cercate da chi analizza l’acqua.
La ricerca fatta in collaborazione dall’US Geological Survey (USGS) con scienziati dell’Università dell’Iowa, dunque, svela uno scenario inquietante, e non solo negli Stati Uniti.
Facendo seguito alla ricerca precedente che ha scoperto i neonicotinoidi nell’acqua di rubinetto (Klarich et al 2017), gli scienziati hanno cercato di capire se i composti neonici o i loro metaboliti vengono trasformati in sottoprodotti di disinfezione durante i comuni, importanti processi di trattamento dell’acqua potabile usati per proteggere salute pubblica, come la clorazione. In particolare hanno indagato due metaboliti noti dell’imidacloprid: il desnitro-imidacloprid e l’imidacloprid-urea. Il desnitro-imidacloprid è circa 319 volte più tossico per i mammiferi rispetto all’ididacloprid, quindi anche livelli molto più bassi potrebbero essere dannosi.
Oltre a scoprire la presenza dei due metaboliti nell’acqua di rubinetto, gli autori dimostrano la probabilità che questi metaboliti vengano ulteriormente trasformati in una nuova forma di sottoprodotto di disinfezione clorata durante i processi di trattamento delle acque di routine.
Questi nuovi contaminanti clorurati non sono tracciati nelle acque. In altre parole, il loro potenziale impatto sulla salute umana potrebbe essere un grosso problema.
I potenziali danni potrebbero essere un grosso problema perché i neonicotinoidi sono gli insetticidi più utilizzati sul mercato. L’Epa (l’Ente di protezione ambientale Usa) e altre agenzie di regolamentazione hanno ignorato il potenziale di danneggiare i vertebrati, perché il loro meccanismo di tossicità è stato ritenuto selettivo per gli insetti.
Oltre alla contaminazione delle acque, il Dipartimento americano dell’agricoltura ha trovato questi pesticidi neonici all’interno di frutta e verdura, dove non possono essere lavati via a causa della loro natura sistemica.
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