Rimborsi per disservizi aerei sul web: sono davvero tutti gratis?

COVID RIMBORSI

“Serve chiarezza sui servizi che promettono rimborsi ai viaggiatori a seguito dei disservizi delle compagnie aeree”. È quanto dichiara Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, in merito alla segnalazione depositata presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sui servizi delle “claim companies”.

Si tratta di società online specializzate nelle pratiche di rimborsi dovuti dalle compagnie di volo ai passeggeri che hanno subito disagi, ad esempio, in conseguenza di voli in ritardo, cancellati, in overbooking o dello smarrimento di bagagli, ecc. Il punto, spiega l’Unione Consumatori è che talvolta pubblicizzano i propri servizi come completamente “gratuiti”, mentre in realtà non sarebbe esattamente così.

Infatti, operatori come Airhelp, Flightright, Skygenius, Populetic, Noproblemflights sembra trattengano dall’indennizzo ottenuto dal passeggero una somma pari al 25%, iva esclusa, a titolo di commissione (solo Noproblemflights pari al 25% iva inclusa). Mentre  altre compagnie, quali Rimborsoalvolo, Ilmiovolocancellato, Soccorsoalvolo, Tuteladelviaggiatore, offrono al passeggero assistenza gratuita per poi ottenere, in caso di esito positivo della gestione della pratica, un “compenso” direttamente dalla compagnia di volo.

“È urgente che l’Autorità Antitrust verifichi la correttezza di tali pratiche commerciali anche in virtù delle imminenti partenze natalizie”, conclude l’avvocato Dona.