Il braccio di ferro tra Ryanair e Antitrust continua. Se la compagnia low cost non molla nell’intenzione di far pagare qualunque bagagli ai suoi passeggeri, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato non sembra fare un passo indietro e ha deliberato l’avvio di due procedimenti di inottemperanza ai provvedimenti cautelari emessi il 31 ottobre 2018 a carico tanto della Ryan che di Wizz Air che la segue a ruota.
Le due low cost hanno previsto un supplemento di prezzo per il bagaglio a mano (trolley), che – secondo l’Antitrust – rappresenta tuttavia un onere non eventuale e prevedibile per il consumatore che dovrebbe essere ricompreso nella tariffa standard. Di conseguenza, la richiesta di un supplemento per un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo, quale il bagaglio a mano, fornisce una falsa rappresentazione del reale prezzo del biglietto e vizia il confronto con le tariffe delle altre compagnie, inducendo in errore il consumatore.
“Bene, ottima notizia! Ora ci vogliono sanzioni esemplari! Non è possibile che nel nostro paese le sospensive e le delibere delle Authority siano sistematicamente violate, dalle compagnie aeree a quelle telefoniche” commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Non è tollerabile che chiunque possa fare come gli pare, calpestando i diritti dei consumatori. Per questo, però, urge anche una modifica legislativa, che innalzi il potere sanzionatorio delle Authority, stabilendo ad esempio il principio di sanzioni sempre superiori all’illecito guadagno” conclude Dona