Allevamenti vitelli, Ciwf: stop all’uso di box singoli

Nessuna libertà di movimento e zero socializzazione: Vino così i piccoli vitelli nelle prime 8 settimane della loro vita. Le ultime immagine riprese e diffuse dal Ciwf parlano chiaro e mostrano quanto sono angusti i box singoli in cui i vitelli sono costretti a vivere. L’associazione chiede che venga abolito anche l’uso di queste gabbie.

Le patologie che più spesso colpiscono i vitelli sono diarrea e malattie respiratorie. Patologie che con la corretta gestione degli animali, un buon alloggiamento e una corretta ventilazione, sono meno frequenti quando i vitelli vengono allevati in gruppo, piuttosto che in box singoli. Inoltre, quando i vitelli sono allevati in gruppo, hanno più spazio per le loro attività, sviluppano la capacità di stare con i propri simili esprimendo i loro naturali comportamenti sociali; quando i vitelli sono allevati al pascolo le loro condizioni migliorano ulteriormente. In Italia ogni anno nascono quasi 1,8 milioni di vitelli a (ISMEA). Circa 340.000 sono invece importati ogni anno (ISTAT).

L’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age” chiede la fine dell’uso di tutte le gabbie negli allevamenti degli animali allevati a scopo alimentare: più di 300 milioni di animali fra conigli, galline, oche, scrofe e quaglie. L’iniziativa è sostenuta da 140 associazioni europee in 24 paesi, 19 associazioni sono italiane. L’obiettivo è raccogliere un milione di firme entro l’11 settembre 2019 per far sì che la Commissione si esprima riguardo alla richiesta della petizione.

 

 

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