La Francia contro Amazon: clausole scorrette per i venditori

Dopo gli scioperi in Italia e Germania da parte dei dipendenti della logistica, anche la Francia va allo scontro con Amazon. I servizi di prevenzione delle frodi (DGCCRF) hanno segnalato la piattaforma al tribunale commerciale di Parigi per “squilibrio significativo nelle relazioni commerciali” con le società che vendono nel suo mercato in Francia. A riportarlo è Franceinfo. Loïc Tanguy, capo del personale della direzione generale della concorrenza, il consumo e la repressione delle frodi, ha dichiarato: “Abbiamo chiesto una multa di 10 milioni di euro”. 

Clausole restrittive

Il Ministero dell’Economia accusa l’impresa di abusare del suo potere di imporre clausole commerciali troppo restrittive sul suo mercato in Francia. Il quotidiano Parisien scrive: “Amazon può modificare il contratto ogni volta che vuole. In particolare, la piattaforma può imporre tempi di consegna più brevi da un giorno all’altro, esigere dai venditori di riportare bilanci più frequentemente o chiedere controlli di ogni tipo fino a bloccare completamente la vendita”.

“Pratiche scorrette”

Loïc Tanguy spiega: “Abbiamo condotto un sondaggio su tutti i mercati. Si è ritenuto che nei termini imposti da Amazon per le aziende che vendono il suo mercato, c’era un significativo squilibrio, una pratica vietata dal Codice commerciale “. Amazon ha risposto: “Non facciamo commenti su procedimenti legali”.