Multa per eccesso di velocità, nulla se il verbale non specifica se la postazione era fissa o mobile

autovelox

Il verbale non specifica se ci ha “beccato” un autovelox permanente o mobile? E non specifica che era presente un’adeguata e preventiva segnalazione della “macchinetta” rilevatrice della velocità?
Multa annullata.
È questo il succo di una sentenza del Tribunale di Udine (n. 715/16) -segnalata da Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei diritti – che costituisce un importante precedente giurisprudenziale in favore degli automobilisti multati per aver superato i limiti di velocità consentiti.

In particolare, come riporta D’Agata, la sentenza ha annullato un accertamento di violazione per eccesso di velocità perché il verbale non solo non indica al suo interno che sia preventivamente segnalato il tipo di rilevamento elettronico utilizzato, se permanente o mobile, ma anche perché la segnaletica posta prima della postazione di controllo non precisa la natura della relativa segnalazione agli utenti della strada: in base alla direttiva Maroni, infatti, i cartelli permanenti possono essere utilizzati per accertamenti temporanei come quelli del telelaser soltanto quando gli appostamenti sono sistematici.

Circostanza non dimostrata nel caso contestato innanzi al giudice di Udine, che ha dunque annullato la multa.

L’obbligo di trasparenza a carico dell’amministrazione

La necessità di far risultare visibile all’automobilista – con appositi segnali stradali e con adeguato anticipo – la postazione di rilevamento della velocità, e che ciò debba poi risultare anche dal verbale insieme all’indicazione che si tratta di postazione fissa o mobile (a pena di illegittimità), è stato stabilito dalla Cassazione nel 2014 (sent. n. 5997). Questi adempimenti, infatti, rispondono a un preciso obbligo di trasparenza nei confronti dei cittadini, a carico della Pubblica Amministrazione, a volte (come in questo caso) “dimenticato”.

Insomma, niente accertamenti a sorpresa: la polizia stradale deve sempre chiaramente indicare agli automobilisti che è in corso un’attività di accertamento della velocità e con quale tipo di strumentazione (fissa o mobile). E tutto deve essere obbligatoriamente e puntualmente specificato nel verbale eventualmente elevato nei confronti di un cittadino.

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D’altro canto, i controlli sulle strade sono fatti allo scopo di tutelare la sicurezza stradale, mica per “fare cassa”. O no?