L’Antitrust ha multato Wind perché oltre ad aver ridotto unilateralmente il periodo di rinnovo delle offerte da 30 a 28 giorni, ha previsto costi aggiuntivi per chi decideva di esercitare il diritto di recesso dal contratto. In particolare la compagnia chiedeva a questi clienti l’addebito in un’unica soluzione del saldo delle rate residue relative ai pacchetti a rate che comprendevano telefono, tablet o mobile Wi-Fi. Questa pratica commerciale scorretta è costata a Wind una sanzione di 500mila euro.
La compagnia telefonica era già stata sanzionata dalla stessa Authority un anno fa, insieme a Telecom, per la riduzione del periodo di rinnovo delle offerte di telefonia mobile sottoscritte dai propri clienti da 30 a 28 giorni. Per quest’ultimo motivo anche Vodafone nel dicembre scorso aveva ricevuto una multa per 1 milione di euro. La riduzione del periodo di fatturazione, infatti, riguarda tutte le compagnie telefoniche e presto anche la pay tv Sky si adeguerà : a perdere sono, come sempre, i consumatori che, come ha chiaramente detto l’Agcom, subiranno un aumento dei costi pari all’8,6% all’anno.