Outdoor inquinato, GORE-TEX® dice addio ai Pfc

Group of young campres lying down in a tent with their hands up

Il marchio GORE-TEX® eliminerà i Pfc, i composti chimici perfluorurati, dai suoi principali laminati outdoor entro la fine del 2020 e dai laminati speciali idrorepellenti  entro la fine del 2023. Lo ha annunciato oggi l’azienda leader nel mercato nello stesso giorno in cui Greenpeace Svizzera pubblica il rapporto “Pfc Revolution in the Outdoor Sector”, che fornisce una panoramica sui progressi dei marchi di abbigliamento outdoor verso l’eliminazione dei pericolosi Pfc nei propri prodotti. Dal 2011, l’associazione ambientalista è impegnata a convincere l’industria tessile e dell’abbigliamento ad eliminare tutti i composti chimici pericolosi dalle proprie filiere produttive, identificando i Pfc (composti poli- e perfluorurati) tra le sostanze più pericolose da eliminare. Nel 2015, Greenpeace ha puntato l’attenzione sul settore dell’abbigliamento outdoor, che fa uso dei PFC nelle membrane e nei tessuti idrorepellenti. Alla campagna hanno partecipato migliaia di persone, amanti della natura e delle attività all’aria aperta, che hanno chiesto ai loro marchi preferiti prodotti privi di Pfc.

L’impegno di Gore Fabrics

Nonostante molti dei marchi internazionali più famosi, inclusi The North Face, Mammut e Salewa, al momento facciano ancora uso dei pericolosi Pfc nei propri prodotti, l’impegno assunto da Gore Fabrics può generare una radicale trasformazione nell’intero settore. “L’incredibile accelerazione del mercato outdoor verso tecnologie prive di PFC pericolosi – anche se non ancora completa – mostra che la trasformazione di un settore può essere raggiunta in tempi relativamente brevi, se i principali stakeholders sono disposti ad attivarsi insieme responsabilmente” spiega Chiara Campione, Detox Outdoor Corporate Lead di Greenpeace Italia sottolineando l’importanza della decisione di  Gore Fabrics che è il più importante fornitore di tessuti idrorepellenti.

L’alternativa è possibile

Per la produzione di membrane e rivestimenti idrorepellenti usati in numerosi prodotti, l’azienda americana svilupperà nuove tecnologie più rispettose dell’ambiente. Nei casi in cui la sostanza non possa essere sostituita, Gore Fabrics si impegna a rendere noti i risultati del monitoraggio per documentare che non vengono rilasciati nell’ambiente sostanze pericolose durante le fasi di lavorazione. “I nostri prodotti sono sempre stati sicuri da indossare, ma Gore riconosce i problemi riguardanti la possibile contaminazione ambientale generata dall’uso di questo gruppo di sostanze e la necessità di introdurre sul mercato tecnologie più sicure per l’ambiente” dichiara Bernhard Kiehl, responsabile Sostenibilità di Gore Fabrics. “Come produttore leader nel settore, Gore Fabrics è entusiasta per l’opportunità di guidare un profondo cambiamento nell’industria outdoor, investendo in modo significativo nello sviluppo di nuove tecnologie prive di Pfc pericolosi.”