Il Codacons contro le bambole “spia”: ministero e Garante intervengano

Nemmeno i giocattoli sembrano essere più sicuri sul fronte della privacy. Dopo la denuncia di Test-Salvagente sulle bambole che spiano i discorsi dei bambini e li trasmettono a un servere remoto (tra l’altro di proprietà di una azienda che lavora anche per la Difesa statunitense), interviene il Codacons, che in vista delle prossime feste di Natale ha deciso di inviare un esposto al Garante della privacy e al ministero dello Sviluppo economico affinché indaghino sulla bambola “My friend Cayla” e sul robot “i-Que Intelligent”, prodotti da Genesis Toys e commercializzati anche in Europa.
“Le associazioni dei consumatori americane sono già insorte contro questa grave violazione della privacy che vede coinvolti i bambini – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Anche noi abbiamo deciso di muoverci, presentando un esposto al Garante della privacy e al ministero dello Sviluppo economico, affinché accertino eventuali violazioni delle disposizioni vigenti in materia nel nostro paese, e adottino i dovuti provvedimenti a tutela dei bambini che non devono mai essere utilizzati a fini commerciali”.