Sguardo intenso. Ciglia lunghissime e voluminose. È quanto promettono gli slogan e i claim pubblicitari dei principali mascara in commercio: un prodotto di bellezza a cui le donne non riescono proprio a rinunciare. Il mascara è, infatti, un cosmetico di facile utilizzo, pratico e dai risultati sorprendenti. Prodotto ormai in tutte le tonalità di colore, è, tuttavia, ancora vendutissimo nelle sfuma- ture del nero: un must che accentua e fa risaltare il colore dell’iride. Gli applicatori, poi, sempre più professionali, allungano le ciglia e aprono lo sguardo; formule chimiche all’avanguardia per la composizione del liquido promettono, addirittura, di irrobustirle e di garantire un maquillage a lunga tenuta e resistente all’acqua.
L’emulsione chimica di cui si compone il mascara, tuttavia, non è sempre impeccabile, perché molto spesso contiene sostanze aller- gizzanti e talvolta sospette cancerogene che possono risultare nocive per gli occhi, particolarmente delicati e soggetti a irritazioni. Almeno a giudicare dai risultati di un test realizzato dal mensile tedesco Öekotest su 19 mascara di color nero di cui – nel numero del giornale in edicola – vi proponiamo i giudizi relativi alle 12 marche che si vendono anche nel nostro Paese.
LE INFORMAZIONI SCOMPARSE
Conoscere gli ingredienti dei cosmetici è importante per evitare che la nostra pelle venga a contatto con sostanze indesiderate e nocive. Questo è tanto più vero quando si tratta della salute degli occhi. Per questo motivo il Regolamento europeo 1223/2009, entrato in vigore solo tre anni fa, ha reso obbligatoria per la aziende la redazione del Product information file (Pif), un vero e proprio passaporto del cosmetico che deve essere a disposizione delle autorità competenti e, in una versione ridotta, dei consumatori. Anche in questa verifica, non tutte le aziende hanno brillato. Nella galleria che segue, i prodotti che abbiamo valutato.
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