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Uk, pomodoro cinese venduto come italiano e frutto di lavoro forzato....
L'inchiesta della Bbc: "Alcuni prodotti testati contengono pomodori cinesi coltivati dalla minoranza degli Uiguri ridotti in schiavitù dal governo di Pechino. Molti di questi concentrati, venduti dai supermercati inglesi, sono confezionati da Petti". La replica dell'azienda: "Non sono coinvolte conserve di pomodoro a marchio Petti"
“Sostenibile e sano”, l’evento del Salvagente dedicato alle sfide nel piatto
La sicurezza del cibo sta diventando cosa da ricchi? Diritti, prezzi e qualità: la filiera agroalimentare a un bivio. A Roma il convegno del Salvagente, nella giornata in cui sono stati assegnati gli awards alle realtà eccellenti del settore agrolimentari. Tra gli interventi: Maurizio Martina (Fao), Coop, Petti e Naturasì
È il made in Italy che fa business con il pomodoro...
Filiera Italia e Coldiretti chiedono il blocco dell'importazione del concentrato di pomodoro cinese per concorrenza sleale. Sono però i grandi gruppi della conserviera italiana - come Petti - i maggiori importatori della materia prima della Cina
Passate in giudicato: il test su 20 marchi
In laboratorio 20 passate per valutare la qualità e la sicurezza in fatto di micotossine, pesticidi e metalli pesanti. Disco verde nella stragrande maggioranza dei casi, anche se c’è chi eccede con i trattamenti. Tutti i risultati nel nuovo numero in edicola e in digitale
I big del made in italy che fanno affari con il...
L'inchiesta di IrpiMedia e Cbc Canada svela come il concentrato importato da aziende italiane per lavorarlo e rivenderlo all'estero, sia, in parte, collegato a un sistema di capillare repressione che il governo di Pechino applica nei confronti della minoranza etnica degli uiguri". Tra gli importatori italiani Petti, Attianese, Giaguaro
Salerno, maxi sequestro di pomodoro per conserve dall’Egitto: pesticidi oltre i...
A distanza di un mese e mezzo dall'operazione Scarlatto, in cui i carabinieri per la tutela agroalimentare (Rac) hanno sequestrato 3500 tonnellate di conserve a Petti, gli stessi reparti a Salerno hanno portato a termine l'operazione Scarlatto Due
Se a essere vittima del Covid sono anche i controlli sugli...
L'olio extravergine che extravergine non è. E poi il pomodoro italiano accusato di essere fatto con materia prima estera e il grano estero contaminato. Che sta accadendo agli alimenti italiani? Il dubbio è che i tanti (e giusti) controlli sul Covid e sulle mascherine abbiano rarefatto quelli sui cibi. Una cosa a cui è bene non abituarsi
“Quel pomodoro era destinato all’estero”. La difesa di Petti lascia molti...
Dopo il clamoroso sequestro effettuato dai militari del comando carabinieri per la Tutela Agroalimentare, insieme ai colleghi dell’Arma territoriale e Forestale, a Livorno, Petti risponde con una nota alle accuse di aver utilizzato concentrato straniero per delle conserve di pomodoro vendute come italiane al 100%. Ma a quanto risulta al Salvagente, la dinamica del blitz racconterebbe altro
Blitz nello stabilimento Petti: sequestrato pomodoro “italiano 100%” solo sulla carta
Denunciate 6 persone per frode in commercio. Secondo i carabinieri, gli indagati, agendo nei diversi ruoli dell’organigramma aziendale, avevano posto in essere la sistematica produzione e fraudolenta commercializzazione di conserve di pomodoro destinate alla Gdo
Petti: “L’acqua nella nostra polpa? Perché così è simile a quella...
Dopo l'uscita del nostro test su 15 polpe di pomodoro, Petti ha voluto spiegarci perché la presenza di una quantità d'acqua superiore a quella delle altre conserve analizzate è frutto di una scelta, legata al gusto della sua polpa finissima
Test su 15 polpe di pomodoro: pochi pesticidi ma troppa acqua
Nel nuovo numero in edicola i risultati delle analisi di laboratori su De Rica, Star, Coop, Cirio, Alce Nero, Conad, Mutti, Petti e tanti altri. Nessuna impurezza, qualità almeno sufficiente ma in alcuni barattoli l'acqua arriva a metà del contenuto
Petti dà l’esempio e paga di più i pomodori agli agricoltori
L'iniziativa del gruppo di Venturina Terme (Livorno) per schierarsi contro le aste al ribasso considerate responsabili dello schiacciamento dei prezzi e collegate quindi allo sfruttamento dei lavoratori nelle campagne