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21 milioni di euro "investiti" dal ministero delle politiche agricole per le biotecnologie sostenibili e l'agricoltura di precisione. E neppure un euro per il biologico che in Italia continua a crescere. In questo modo, spiega Vizioli, presidente Aiab, si finanzia il transgenico mascherato e l'agricoltura che sparge pesticidi.

Il Consiglio dei ministro ha approvato un decreto legislativo che dà la possibilità agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione degli organismi geneticamente modificati sul proprio territorio.

Il mensile dei consumatori Öko-Test ha analizzato 20 prodotti, biologici e tradizionali, solo 8 hanno superato l'esame a pieni voti: 7 gli bocciati tra i quali un miele Langnese

Si tratta di una risoluzione non vincolante che ha ad oggetto due mais, Bt11 e 1507, semi e prodotti Mon810 e l’importazione del cotone resistente all'erbicida: per i primi due e per il cotone si tratterebbe di una prima autorizzazione mentre per il Mon810 di un rinnovo dell'autorizzazione.

I vegetali ottenuti con la mutagenesi, differiscono dagli Ogm perché non subiscono l'immissione di nuove sequenze genetiche ma prevedono l'alterazione dei geni della pianta (in genere per renderla resistente agli erbicidi). Ma fino ad ora sfuggono a qualunque regola europea.

55 edurodeputati chiedono alla direzione concorrenza della Commissione europea di indagare sulla fusione dei due big dell'agrochimica e sull'impatto che avrebbe sui prezzi del cibo e sull'ambiente

La ricerca americana, la più vasta mai fatta finora, dimostra che con la soia Ogm l'uso di glifosato e altri ebicidi è cresciuto del 28% a causa della creazione di infestanti resistenti ai fitofarmaci. Con gravi danni per l'ambiente

Giuseppe Vizioli, presidente dell'Associazione italiana agricoltura biologica: "La fusione tra i due colossi produrrà nuove patologie e i farmaci per curarle e rafforza il controllo sulle sementi da parte delle multinazionali".

Due aziende americane del biotech hanno fornito all'Autorità europea che autorizza l'immissione in commercio degli organismi geneticamente modificati, dei dati non veritieri. La vicenda sollevata dalle stesse aziende ha acceso i riflettori sulle falle della procedura di autorizzazione

Non solo i consumatori e gli scienziati indipendenti. Ora a essere preoccupati della possibile cancerogenicità del glifosato, l'erbicida più diffuso al mondo, anche gli investitori Monsanto che chiedono al big dei pesticidi di valutare i rischi per i loro soldi.

Potrebbe nascere in questo modo la più grande società integrata di semi e pesticidi. con più di un rischio - fa notare la Commissione - per gli agricoltori di tutto il mondo.

Decine di migliaia di acri in Tennessee e nel Missouri di soia malata. Una peste che, in un reportage ben documentato del giornalista Dan Charles ha una responsabilità precisa: la nuova soia ogm della Monsanto, messa in commercio dopo che il Roundup non funzionava più.